Napoli, Ancelotti: “Vincere è sempre bello ed emozionante, spero di riuscirci anche qui”

E sottolinea: "Non capisco lo scetticismo attorno a questa squadra. Ci sono giocatori con tanta qualità"

NAPOLI – Il leader calmo che capisce che il momento è delicato. Così, Carlo Ancelotti apre una crepa nel muro della sua misura tranquillità e fa filtrare una ventata di entusiasmo sul Napoli. “Vincere è sempre bello ed emozionante, spero di poter dire com’è vincere qui a Napoli a fine stagione – ha detto Ancelotti –. L’anno scorso mancavano tre punti allo scudetto e questi tre punti li dobbiamo cercare partita dopo partita con concentrazione e attenzione, il gruppo è molto applicato, stiamo cercando di cambiare qualcosa e speriamo di avere frutti molto presto”.
La sfida al Milan degli ex Reina e Higuain
Magari già dalla gara di domani sera col Milan, una partita che per lui inevitabilmente sarà “un concentrato di emozioni, perché incontro tanti vecchi amici come Gattuso e Maldini. Rino mi ha dato molto in campo da giocatore e spero che non mi tolga qualcosa da allenatore. Perciò è importante vincere la partita, presentare bene il Napoli nel nostro stadio, migliorare quello che abbiamo fatto a Roma”.
La lezione di Roma
Si riparte dal pragmatismo visto nella ripresa all’Olimpico, un pragmatismo che non esclude la coppia Milik-Mertens in attacco (“Li abbiamo provato in allenamento con buoni risultati”) perché, spiega Carletto, “da ogni partita arrivano indicazioni su quello che possiamo realizzare in questa stagione. La vittoria sulla Lazio ha accelerato i tempi della nostra autostima: se vinci contro grandi squadre come abbiamo fatto con la Lazio e vogliamo fare contro il Milan il processo è più rapido. Sarà un campionato difficile, con più competitività verso l’alto visto che Inter e Milan si sono rinforzate, forse la quota scudetto si è abbassata rispetto allo scorso anno”.
La frecciatina di Carletto
Ancelotti si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: “Non so da cosa nasca lo scetticismo intorno a questa squadra; forse perché il nostro è stato un mercato a fari spenti. Ma questo perché con un gruppo di giocatori di questa qualità non c’era necessità. All’esterno queste qualità non sono saltate fuori completamente, ma chi vive questo gruppo dall’interno conosce le qualità di questa rosa. Ci siamo più concentrati sul non perdere i giocatori perché è quello che volevamo. Mi auguro che tutti si possano accorgere del valore di questa squadra”. E questo vale anche per i tifosi: “Ho sempre apprezzato la passione e l’entusiasmo che il tifoso del Napoli investe sulla squadra. E’ importante ci sia sempre in casa e fuori, perché sicuramente aiuta”.

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