Napoli, Aprea sotto attacco a Barra: asse con i Cuccaro

NAPOLI – Fibrillazione a Barra, nel regno degli Aprea, il clan egemone in quella porzione di territorio della periferia Est del capoluogo partenopeo. Tra giugno e agosto sono avvenuti raid a colpi di arma da fuoco contro il gruppo criminale. Il clou a inizio giugno, quando venne ferito il figlio 17enne di uno dei boss degli Aprea. Il giovane si trovava all’esterno di un circolo ricreativo di corso Sirena, considerato la roccaforte del clan, quando venne raggiunto dai sicari che esplosero al suo indirizzo colpi di arma da fuoco. Il 17enne trasportato al Pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, dove i medici riuscirono a salvargli la vita.

Da allora a Barra si è verificata un’escalation di violenza che ha indotto il gruppo criminale a rinsaldare l’alleanza con i Cuccaro per respingere l’assalto dei nemici. Secondo le informazioni in possesso degli investigatori, pare che gli agguati portati a termine nelle ultime settimane siano riconducibili alla volontà dei Mazzarella di rimettersi in piedi dopo un momento di difficoltà e di tentare di nuovo l’avanzata a Barra. Finora gli Aprea sono sempre riusciti a tenere le redini del quartiere, grazie al supporto dei Cuccaro. La granitica alleanza ha consentito al cartello criminale di tessere una rete di affari imponente, dallo spaccio di droga, al racket, passando per l’usura. I buoni rapporti con l’Alleanza di Secondigliano ne hanno accresciuto la forza sul territorio, un asse di ferro nato soprattutto in chiave anti Mazzarella e Sarno. Però, pare che nelle ultime settimane qualcosa sia cambiato.

A testimoniarlo ci sono anche gli spari avvenuti pochi giorni fa in via IV Novembre, dove si verificò una stesa nei pressi del civico 45. Gli ultimi accadimenti hanno indotto gli agenti di polizia ad aumentare i controlli, dando vita anche a un servizio straordinario nel corso del quale gli operatori hanno identificato 68 persone, di cui 28 con precedenti di polizia, controllato 31 veicoli, di cui uno sottoposto a fermo amministrativo, e sono state contestate due violazioni del Codice della Strada per guida senza casco protettivo. L’ultimo intervento è servito ai poliziotti per mandare un messaggio ai clan operanti nella periferia Est di Napoli: lo Stato non si tira indietro e intende arginare l’escalation di violenza segnalata a Barra negli ultimi mesi.

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