NAPOLI – La quiete notte sconvolta da un violento attentato incendiario contro la pizzeria “La Nuova Italia – Fratelli Barretta”, al civico 543 di corso Secondigliano, nei pressi dell’incrocio noto con il nome di quadrivio. L’intero locale è andato in fiamme in quello che sembra essere un chiaro atto premeditato. Secondo le prime informazioni trapelate, l’incendio sarebbe stato causato da una bottiglia contenente un liquido infiammabile, lanciata verso il locale
I proprietari, Paolo e Giuseppe Barretta, rispettivamente padre e figlio, hanno reagito prontamente sporgendo denuncia presso il commissariato di polizia, distante appena un chilometro dalla pizzeria. Gli investigatori stanno svolgendo un’indagine approfondita sulla vicenda. Molto potranno dirlo le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza del locale e delle attività della zona per identificare i responsabili dell’atto criminale.
Il movente dietro questo attentato incendiario rimane al momento un mistero, ma sull’intera vicenda aleggia l’ombra della criminalità organizzata. La zona di corso Secondigliano è stata a lungo un terreno di scontro tra diversi clan camorristici, che si contendono il controllo di diverse attività commerciali e territori. Quel lembo del Corso è ritenuto sotto l’influenza criminale del clan Di Lauro, colpito da un maxi blitz la settimana scorsa. L’ultimo di una serie di colpi che hanno affossato la cosca. Gli abitanti, le associazioni e gli esponenti locali delle autorità hanno condannato fermamente il raid incendiario, sottolineando l’importanza di preservare la sicurezza del quartiere e delle sue attività commerciali. Nel frattempo, la famiglia Barretta e i dipendenti della pizzeria stanno cercando di affrontare il trauma subito e si stanno coordinando per la ricostruzione del locale, un simbolo di tradizione e comunità nel cuore di Secondigliano. L’attentato incendiario alla pizzeria “La Nuova Italia – Fratelli Barretta” richiama l’attenzione sull’urgente necessità di affrontare il problema della criminalità organizzata a Napoli. L’area nord è tornata a essere una polveriera. La presenza di diverse organizzazioni criminali culmina, a cadenza ciclica, in scontri tra cosche. E’ stato un risveglio amaro per Paolo e suo figlio Giuseppe, che alla pizzeria e ai clienti dedicano anima e corpo.
“Nella vita abbiamo sempre fatto del bene, ma oggi posso dire che capisci davvero che tutti i tuoi sacrifici possono essere distrutti – lo sfogo di Giuseppe affidato ai social – Ma con la nostra forza nessuno ci abbatterà”. Giuseppe e Paolo hanno girato un video all’esterno della pizzeria non appena arrivati sul posto. “Prendiamo tutto col sorriso. Da domani o dopodomani torneremo ancora più forti di prima”.