NAPOLI – Tensione alle stelle nel quartiere Pianura: colpi d’arma da fuoco davanti ai giardinetti in via vicinale Sant’Aniello. A due passi dal commissariato. Qui non si era mai visto che un commando aprisse il fuoco. E’ il segno che non esistono più regole (qualora ci fossero state). Ma andiamo con ordine. All’1 e 30 della notte arriva la prima segnalazione per “esplosioni in strada in via vicinale Sant’Aniello”. Gli abitanti svegliati da una eco di botti in rapida sequenza. E chi maneggia armi, sa che non sono fuochi d’artificio.
Gli agenti delle Volanti si precipitano sul posto e cinturano l’isolato. Non c’è un secondo da perdere. Ma la zona è già deserta: il commando (probabilmente in moto) si è allontanato. E’ un evento raro dalle parti del commissariato, è la prima sintesi degli investigatori. Perché hanno sparato dietro a un posto di polizia? Non c’è tempo per le domande. La Scientifica effettua i rilievi: trova sei bossoli, ma non riesce a risalire al calibro dell’arma. Anche questo un aspetto particolare. Intanto i poliziotti setacciano gli ospedali nella zona: nei pronto soccorso non ci sono persone con ferite d’arma da fuoco.
Sospettano una ‘stesa’. un avvertimento. Ma a chi? Il secondo passo è esaminare la mappa ‘geocriminale’. Qui c’è una sorta di area attrezzata, un parco pubblico. E poco più avanti un agglomerato di case popolari. Siamo a due passi da via Monti, una area che gli investigatori fanno ricadere nella ‘giurisdizione’ degli Esposito-Calone-Marsicano. Dunque sospettano che sia un avvertimento rivolto a quel gruppo.
Certo è un’ipotesi, ma uno scenario che ritengono plausibile, dal momento che a Pianura si combatte una faida da mesi. Due fazioni in lotta, una contro l’altra: da una parte gli Esposito-Calone-Marsicano e dall’altra i Carillo-Perfetto. Tanto che il rione Cannavino e via Evangelista Torricelli sono diventati terreno minato, tra ‘stese’ e rappresaglie armate.
Ieri non l’hanno presa bene i poliziotti, c’era malumore dopo l’assalto a colpi di pistola a due passi dal commissariato. E’ una sorta di affronto anche per le forze dell’ordine. Fino ad oggi i commando sono rimasti alla larga dai presidi delle forze dell’ordine. Ma ieri notte c’è stato un cambio di passo. Questo significa che ora tutto può succedere. E la questura studia un piano per adottare le contromisure: una rapida militarizzazione delle palazzine di edilizia popolare. Ma le risorse sono poche, per blindare il territorio. E si punta anche alle indagini mirate, per colpire i business illegali delle due paranze. Gli accertamenti delle forze dell’ordine puntano pure sui filmati registrati dalle telecamere in via vicinale Sant’Aniello. Non ci sono testimoni e le indagini sono in salita. Per ora sul tavolo degli investigatori ci sono solo ipotesi. Servono dei riscontri, per restringere il campo delle ricerche il più in fretta possibile. Intanto una escalation di raid armati ha mandato in fibrillazione Procura e forze dell’ordine.
Tregua saltata, escalation di raid nei rioni
Lotta senza quartiere tra i Carillo-Perfetto e i Marsicano-Calone-Esposito per il controllo del territorio. E l’escalation di stese negli ultimi giorni non è un ‘segnale’ positivo per le forze dell’ordine. Ce ne sono state tre in poche ore: al corso Duca d’Aosta. Poi due in rapida sequenza in via comunale Cannavino e in via Evangelista Torricelli, dove hanno sparato più volte. Un proiettile qui si è conficcato nella finestra dell’abitazione di Rosario Iorio (nella foto a destra). E le forze dell’ordine hanno avviato degli accertamenti: ritengono il 38enne vicino agli ambienti degli Esposito-Marsicano, che sono in rotta di collisione con i Carillo-Perfetto. Al momento Iorio è ristretto ai domiciliari. Per gli inquirenti, qui la tensione è alle stelle da settimane. E non escludono collegamenti tra i diversi episodi.
In un primo momento sospettavano che i Carillo-Perfetto fossero accerchiati nelle palazzine al rione Cannavino. Ma ora sembra che lo scontro sia alla pari e che ci siano rapidi botta e risposta tra le due fazioni.
La guerra per gestire le piazze di spaccio nelle palazzine
La gestione delle piazze di spaccio. E’ questo il principale business dei clan nel quartiere Pianura. E qui le due ‘paranze’ si giocano il tutto per tutto. Non esistono accordi, nessuna tregua e niente pace. Lo scontro armato tra i Carillo-Perfetto e gli Esposito-Marsicano-Calone prosegue anche in queste ore. Gli investigatori sanno che non è finita e s’aspettano di tutto nei prossimi giorni. Difficile anche adottare le contromisure: impossibile prevedere le azioni di fuoco dei commando, che spesso pattugliano i rioni-bunker nella notte. Ma ora escono anche di giorno, come è successo al corso Duca d’Aosta qualche giorno fa: alle 18 e 30 hanno aperto il fuoco a pochi metri da un giardino pubblico. E’ scattato lo stato di allerta delle pattuglie: c’è il rischio di un conflitto a fuoco anche con gli agenti, che perlustrano le palazzine.
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