NAPOLI – Altro che civico: Catello Maresca, candidato del centrodestra a sindaco di Napoli, assume sempre di più le sembianze del professionista della politica. Il magistrato risponde infatti in politichese doc a ‘Cronache’, che ha rivelato l’esistenza di un patto tra lui e Matteo Salvini: nel caso che dovesse perdere le elezioni comunali, Maresca avrà un collegio parlamentare blindato alle prossime politiche. “Paracadute in parlamento con la Lega? Se avessi voluto questo”, dice Maresca, “avrei aspettato due anni, non mi sarei immediatamente proiettato verso quello che è l’interesse che noi abbiamo a cuore, Napoli e i napoletani”.
Se fossimo dei pm, diremmo a Maresca di restare sul tema, visto che se non si fosse candidato a Napoli, prestando il suo volto a Salvini, il collegio non lo avrebbe mai avuto: “Vi assicuro”, insiste Maresca, “che di paracadute o altre forme simili non ne abbiamo mai parlato e non è mio interesse. Il nostro è un progetto per Napoli che parte da Napoli. I paracadute li lasciamo ad altri”.
Fin qui l’argomento-parlamento, ma Maresca esterna anche in relazione a un altro tema, anche questo sollevato da ‘Cronache’: la rivolta delle liste civiche della sua coalizione, a partire da Essere Napoli, contro la lista Prima Napoli, che poi è la finta civica dietro la quale si nasconde il Carroccio partenopeo. Una lista con un simbolo nel quale giganteggia il nome di Maresca, e che quindi potrebbe indurre l’elettore a pensare che si tratti della lista civica del candidato a sindaco. Non solo: le civiche sono sul piede di guerra anche perché Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia chiedono tre candidati alla presidenza di municipalità ciascuno, quindi 9 su 10: “Il nostro progetto”, argomenta Maresca, “è nato sulla discussione, credo che sia il sale della vita la discussione tra persone intelligenti, che hanno anche opzioni ideologiche diverse, io questo l’ho sempre detto. Quando parlavo di progetto civico e della necessità di ripartire dai territori, facevo riferimento a questo, quindi per me ben vengano discussioni anche quando restano nell’ambito”, aggiunge Maresca, “di una sana critica e di una prospettiva di miglioramento”. In relazione alla lista “Azzurri per Napoli”, composta da fuoriusciti di Forza Italia capitanati da Stanislao Lanzotti e schierata a sostegno del candidato di Pd, M5s, deluchiani e centri sociali, Gaetano Manfredi, Maresca va giù pesante: “Sono disgustato”, azzanna Maresca, “dall’immoralità di transfughi alla ricerca di potere o di qualche lusinga sotto forma di presidenza di municipalità o di un incaricuccio. Caro Gaetano (Manfredi, ndr), così non potrai garantire proprio niente. A stento lo hai fatto per te stesso a L’Aquila, salvato solo dalla prescrizione. Mostrati libero, come me, da certe bieche dinamiche di vecchi partiti. Se raccatti tutti quelli che io scarto, potrai anche vincere, ma a quale prezzo?”.