Iran, Khamenei: “Non fidarsi dell’Occidente, Usa testardi nei negoziati”

Il leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha definito gli Stati Uniti "testardi" nei colloqui sul nucleare a Vienna per il fatto di voler inserire nei negoziati il tema dei missili e dell'influenza di Teheran nella regione.

TEHERAN – Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha definito gli Stati Uniti “testardi” nei colloqui sul nucleare a Vienna per il fatto di voler inserire nei negoziati il tema dei missili e dell’influenza di Teheran nella regione. Le osservazioni del leader supremo Ayatollah Ali Khamenei arrivano mentre il suo protetto, il presidente eletto Ebrahim Raisi, si appresta a insediarsi alla presidenza la prossima settimana, il 5 agosto: Raisi ha affermato di voler tornare all’accordo sul nucleare, che ha visto l’Iran limitare l’arricchimento dell’uranio in cambio della revoca delle sanzioni economiche, ma Khamenei con le dichiarazioni di oggi sembra chiedere un approccio più critico e presentare il governo di otto anni del presidente uscente Hassan Rohani come ingenuo per il suo approccio nel raggiungere l’accordo del 2015. “Gli altri dovrebbero usare le tue esperienze. Questa esperienza è la diffidenza nei confronti dell’Occidente”, ha detto Khamenei in dichiarazioni trasmesse dalla televisione di Stato. “In questo governo è stato dimostrato che la fiducia nell’Occidente non funziona. Gli occidentali non ci aiutano, colpiscono ovunque possano”, ha aggiunto. “Non aiutano, sono nemici”, ha detto ancora in un altro momento del suo discorso.


Khamenei ha detto che i negoziatori americani a parole promettono di rimuovere le sanzioni, ma che dicono che qualsiasi ritorno all’accordo nucleare deve “includere una frase” sulla negoziazione di altre questioni. “Inserendo questa frase, vogliono fornire una scusa per i loro ulteriori interventi sul principio (dell’accordo), sul programma missilistico e sulle questioni regionali” così “se l’Iran si rifiuta di discuterne, diranno che hai violato l’accordo e l’accordo è finito”, ha affermato Khamenei. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento. L’amministrazione Biden giorni fa ha criticato l’Iran per aver accusato Washington di avere ritardato un possibile accordo di scambio di prigionieri, definendolo “uno sforzo oltraggioso per deviare la colpa dell’attuale impasse”.

LaPresse

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