NAPOLI – Pasqua da record nel capoluogo partenopeo. Un milione di turisti a Napoli sino a maggio. Il post pandemia è coinciso con la rinascita della città, diventata ormai tra le mete più ambite del mondo. Però, anche nel boom del turismo c’è il rovescio della medaglia. Infatti molte risorse economiche che circolano in città grazie all’enorme afflusso di visitatori vengono intercettate dalla malavita organizzata. Purtroppo c’era da aspettarsi che la camorra fiutasse il piatto ricco e si ingegnasse per racimolare denaro che serve per finanziare gli altri business illeciti. Secondo le informative di polizia e carabinieri, sembrerebbe che i clan che detengono le redini dei business illegali nei quartieri più frequentati della città siano scesi in campo per aumentare il numero di b&b, rosticcerie e garage aperti nel capoluogo partenopeo. Ad assicurare lauti guadagni alla criminalità organizzata sono le attività commerciali che vengono messe in piedi senza le dovute autorizzazioni. Infatti chi intende aprire un b&b, un locale per la ristorazione ‘mordi e fuggi’ e garage senza investire i soldi per ottenere le licenze, deve chiedere il permesso ai clan per mettere in piedi l’attività commerciale. Alla cosca di turno va assicurata una percentuale sugli incassi. Inoltre i gruppi criminali impongono agli imprenditori l’acquisto di materie prime dai canali da loro scelti e le aziende di servizi. Ad esempio, un imprenditore che apre un b&b senza licenza, ma con il benestare della camorra, deve ingaggiare la ditta di pulizia indicata dal clan. Ovviamente chi si rifiuta, va incontro alle ritorsioni più disparate. Secondo quanto risulta agli investigatori, pare che il business sia scoppiato soprattutto al Rione Sanità, ai Quartieri Spagnoli e alla Pignasecca, In pratica nei quartieri del centro di Napoli in cui l’afflusso di turisti è maggiore. A lanciare l’allarme su quanto sta avvenendo nel capoluogo partenopeo ci ha pensato Luigi Cuomo, presidente dell’associazione anti-racket “Sos Impresa”. “Purtroppo abbiamo avuto segnalazioni di infiltrazioni camorristiche anche nel settore del turismo – ha spiegato Cuomo – pare che i clan abbiano accantonato i vecchi business criminali per dedicarsi alle risorse economiche che circolano in città grazie al boom del turismo scoppiato dopo la pandemia. Le cosche trovano nelle attività commerciali abusive il terreno fertile per inserirsi nel tessuto”. “Parlo di b&b e fast food abusivi innanzitutto – ha dichiarato Cuomo – bassi e garage liberati per ricavare stanze da fittare ai turisti crescono come funghi. Purtroppo il turismo sommerso sta diventando una vera e propria piaga. Bisogna aumentare i controlli”.
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