Napoli. Rione Sanità, la camorra investe nel turismo

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Patrizio e Antonio Vastarella

NAPOLI – Cambia l’economia dei clan, che ora puntano sul turismo e investono in locali, pizzerie, trattorie, pub, B&b e taverne. Una rinascita con il business del turismo, come è successo ai Quartieri Spagnoli, che ha attirato i riflettori delle paranze locali. L’indagine della polizia parte dopo alcuni pestaggi nel centro storico. Alcuni hanno parlato di rapine, altri non hanno fornito spiegazioni. Anche a Pasqua Napoli sarà invasa dai turisti: un business enorme. E dove girano tanti soldi, qui troviamo i clan, che provato a tessere la loro tela. In che modo? Spesso anche investendo grosse somme. Gli investigatori sospettano che emissari delle cosche stiano allontanando dai bassi gli stranieri per aprire nuovi locali per i turisti, che in questi giorni inondano i vicoli del centro. E si prevede andrà avanti così fino all’estate. Ovviamente il fenomeno è maggiore lungo i principali percorsi turistici. Perché qui la rendita è assicurata. Il ragionamento è semplice: droga ed estorsioni rendono meno e sono molto più rischiose. Il turismo invece è un business pulito e redditizio. Costa poca fatica, una volta investito il capitale iniziale. Su questa matrice lavorano i migliori apparati investigativi della questura e dei commissariati di zona. Gli inquirenti sono alla ricerca di informazioni in via confidenziale. Tutte le vecchie cosche della Sanità puntano a riconvertire l’economia e a puntare sul boom turistico. Dietro questo scenario ci sono le recenti tensioni nei vicoli al rione Sanità. Oggi qui c’è un vuoto di potere e la zona fa gola a tanti. Anche all’Alleanza di Secondigliano. Si registrano tentativi di infiltrazione da parte del clan Contini dell’Alleanza di Secondigliano, che mira a sfruttare la vulnerabilità delle famiglie storiche indebolite dagli arresti e dalla rottura del loro patto di mutuo soccorso. Finora, i Contini sono riusciti a insediarsi solo nella parte bassa del rione (Vergini e via Santa Maria Antesaecula), trovando resistenza nella zona alta (vicino Materdei) da parte di gruppi legati ai Mazzarella e, in particolare, nella roccaforte dei Vastarella in via Fontanelle.
Nonostante l’appoggio dell’Alleanza di Secondigliano, l’espansione dei Contini è stata limitata anche a causa di inchieste e arresti che hanno colpito il loro stesso clan. Già in passato, le cosche della Sanità hanno dimostrato coesione nel respingere l’avanzata di altri gruppi, come i Marigliano delle Case Nuove.
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