Napoli, scoperta una fabbrica ‘fantasma’ che gestiva rifiuti pericolosi

Sebbene la società gestrice risultasse inattiva, continuava la produzione violando tutte le cautele imposte dalle normative

Napoli (LaPresse) – Nel corso di servizi di controllo del territorio predisposti per la tutela dell’ambiente, i carabinieri del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Napoli hanno ispezionato i locali di una fabbrica di suole “fantasma” a Casandrino (NA), nella ‘Terra dei fuochi’. Sul posto i militari hanno accertato che sebbene la società gestrice risultasse inattiva continuava la produzione violando tutte le cautele imposte dalla normativa a tutela dell’ambiente.

Sebbene la società gestrice risultasse inattiva, continuava la produzione violando tutte le cautele imposte dalle normative

All’interno dell’azienda sono state trovate al lavoro 11 persone la cui posizione lavorativa non trova riscontro per previdenza né per assistenza. Risultata completamente illegale la gestione dei rifiuti speciali, sia pericolosi che non, derivanti dal ciclo di lavorazione. Illegale anche l’emissione dei fumi in atmosfera, del tutto omessa la tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti. Nei locali, di 510 metri quadrati, erano accatastati 54 sacchi di plastica contenenti i rifiuti speciali della lavorazione. Parte dei quali, come visibile anche da immagini di videosorveglianza, erano stati sversati ai margini di una stradina di campagna a Casandrino. Da un addetto appositamente incaricato dell’abbandono dal titolare 38enne della ditta, che gli aveva dato la sua vettura per il trasporto.

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