ROMA – In 10 mesi e mezzo sequestrate 671 armi, più di 2 al giorno. 324 le persone arrestate o denunciate, 45 sono minorenni. Sono 206 le armi da fuoco sequestrate, 228 quelle da taglio. Mentre altre armi come tirapugni, mazze, nunchaku, munizioni sono 237. Le persone arrestate per porto e detenzione abusiva di armi sono 66 (4 minorenni). Le persone deferite per porto e detenzione abusiva di armi ben 258 (41 minorenni). Le aggressioni con armi da fuoco registrate sono 139 (8 omicidi, 34 lesioni) e 97 le aggressioni con arma da taglio (nessun omicidio e 63 lesioni). È quanto rende noto il comando provinciale carabinieri di Napoli presentando la campagna di sensibilizzazione ‘La prima vittima sei tu! No alle armi’. Un poster realizzato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli con una sagoma di un giovane impugna una pistola e la punta simbolicamente contro uno specchio, contro l’immagine riflessa di sé stesso.
“La diffusione di questa immagine avverrà su larga scala, nelle scuole del territorio, nelle caserme, nei centri parrocchiali, nei teatri, nei cinema e in tutti i presìdi di legalità della provincia. L’iniziativa ha trovato l’appoggio della Procura della Repubblica di Napoli, del Tribunale per i minorenni, della Prefettura, della Curia napoletana e farà da apripista a tutta una serie di iniziative di sensibilizzazione promosse dai Carabinieri di Napoli per ‘disarmare’ i più giovani. Tra queste anche la realizzazione di una brochure destinata alle scolaresche nella quale sono elencati consigli e indicazioni preziose per non finire preda del richiamo delle armi”, si legge nella nota dei carabinieri.
“Quello delle armi tra i giovani è un tema che non abbandona mai l’agenda dei Carabinieri. L’attenzione è sempre alta e la stretta sinergia con Autorità Giudiziaria, Prefettura e con le altre forze di polizia genera sempre più consapevolezza sul problema.Con questo poster abbiamo voluto parlare la lingua delle immagini, per arrivare diretti ai ragazzi. E in questa immagine ho voluto che fosse latente quel senso di insicurezza che sollevano quelle mani armate. Una sagoma scura senza personalità che si scontra con un riflesso sfocato, con una lettura distorta di un gesto che porta solo guai. Abbiamo cercato di attribuire a quella figura un senso di insicurezza che si maschera di spavalderia. Vogliamo lanciare un messaggio chiaro ma spietato. Se premi il grilletto, se tiri una coltellata lo fai mirando prima a te stesso. La prima vittima sei tu che armi la tua mano”, spiega il generale Enrico Scandone, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli.
(LaPresse)