Napoli (LaPresse) – I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna (Napoli), coordinati dalla Dda di Napoli, hanno smantellato un’associazione di traffico di stupefacenti provenienti da Spagna, Olanda e Germania. I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal gip di Napoli nei confronti di 24 indagati. Ritenuti responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, detenzione illegale di armi e intestazione fittizia di beni. Contestualmente hanno sequestrato un’auto e 3 motoveicoli del valore complessivo di 90mila euro. Durante i riscontri hanno sequestrato un kalashnikov, 3 pistole, ingenti quantitativi di cocaina e hashish e conti correnti. A capo dell’organizzazione c’era Vincenzo Manauro, 54enne di San Vitaliano detto ‘o giornalista’, ex edicolante, attualmente detenuto. L’operazione è stata svolta tra Napoli, Acerra, Brusciano, Casoria, Marano di Napoli, Marigliano, Pomigliano D’Arco, San Vitaliano, Somma Vesuviana, San Martino Valle Caudina (Avellino) e Montesarchio (Benevento).
Napoli, smantellato il traffico di stupefacenti: 24 misure cautelari
Maxi operazione della Polizia
La Polizia di Napoli e la Direzione distrettuale antimafia ha posto sotto arresto sette persone, a seguito di una vasta operazione antidroga condotta nell’area del ‘Parco Verde’ di Caivano e coordinata dalla Direzione distretturale antimafia. I 7 sono ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico e alla commercializzazione di sostanze stupefacenti. Le indagini, svolte dalla squadra mobile di Napoli, hanno documentato l´esistenza di una ramificata organizzazione attiva nel rione popolare ‘Parco Verde’. Secondo quanto emerso dalle indagini ogni membro dell’organizzazione avrebbe avuto un ruolo e dei compiti precisi. Inoltre, le intercettazioni hanno evidenziato che il gruppo avrebbe avuto continua disponibilità di droga, in particolare cocaina, crack e hashish. La vendita al minuto nel territorio di Caivano avveniva attraverso un sistema collaudato che includeva un´attenta predisposizione di ‘turni di servizio’ dei pusher e delle vedette e il reperimento di liquidità finanziaria per garantire l´acquisto di droga oltre che azioni per il ‘recupero dei crediti’ nei confronti dei singoli spacciatori. A venditori e vedette avrebbero poi corrisposto anche uno stipendio settimanale.