NAPOLI – Centauri armati sorvegliano il rione Cannavino. E’ la segnalazione giunta alle forze dell’ordine. Qui è scattata un sorta di coprifuoco nelle palazzine popolari. Gli abitanti sanno che i clan sono scesi in guerra e la sera restano in casa. Non solo. Anche i ras non si fanno vedere in giro. E per gli investigatori, non è un buon segnale. Anzi, significa che temono rappresaglie. L’escalation sarà lunga.
Le ipotesi: gli inquirenti sospettano che a entrare nel Cannavino siano commando in cerca di obiettivi da colpire, perché perlustrano l’intero rione senza esplodere colpi di pistola.
Il sospetto è che si tratti dei gruppi armati degli Esposito-Calone-Marsicano, che stanno muovendo guerra ai Carillo-Perfetto ed effettuano incursioni nella loro roccaforte. E’ una pista battuta dalla Procura. Ma c’è di più. Gli scenari sono da brivido: per gli investigatori, potrebbe essere finita la stagione delle stese e cominciata quella degli agguati. per più di un motivo: le stese ormai non sortiscono quasi più effetto, oltre a essere diventate molto pericolose: i clan hanno adottato le contromisure, per intercettare i commando e sventare i raid armati. Il rischio di un conflitto a fuoco ora è elevato. Dunque potrebbero aver cambiato strategia militare. Lo temono carabinieri e poliziotti, che seguono l’evolversi della situazione con la massima attenzione. Hanno provato a blindare il territorio, ma i gruppi di fuoco continuano a girare, soprattutto di notte. Anche se pochi giorni fa hanno sparato in pieno giorno a due passi dal commissariato di polizia. Un affronto per le forze dell’ordine.
Un vero cambio di passo nella faida tra clan. Da una parte ci sono i Carillo-Perfetto di stanza al rione Cannavino, dall’altra i Calone-Esposito-Marsicano delle palazzine intorno a via Napoli. I primi ritenuti gli eredi dei Marfella-Pesce e i secondi dei Mele. Una guerra senza fine per il controllo delle piazze di spaccio. Qui il principale business per le organizzazioni criminali, capace di scatenare vere e proprie guerra di camorra.
Le indagini della Procura sono tuttora in corso, dopo una serie di rappresaglie armate e rapide ritorsioni. L’ultima in vis vicinale Sant’Aniello. Poi tre tra il Cannavino e via Evangelista Torricelli, dove un colpo di pistola si è conficcato in una finestra dell’abitazione di Rosario Iorio, il 38enne è ritenuto dagli investigatori vicino agli ambienti degli Esposito-Marsicano. E sempre in via Torricelli spari vicino all’abitazione di Mattia Perfetto, figlio del ras Vitale. Insomma una sequenza, che sembra senza fine.
La polizia ha elevato al massimo il livello di allerta. E gli inquirenti s’aspettano di tutto nelle prossime ore. Sanno che la guerra qui non è finita. E i clan hanno elevato il livello dello scontro. Ora non ci sono più regola e si spara anche in pieno giorno. La questione è tecnica: ci può essere un solo vincitore, perché un solo clan può gestire in monopolio le piazze di droga.
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