Napoli, tentata rapina in pizzeria: arrestato un 23enne

Napoli, tentata rapina: arrestato un 23enne
Napoli, tentata rapina: arrestato un 23enne

NAPOLI –

Tentata rapina in una pizzeria, un 23enne arrestato dalla polizia. Un intervento lampo delle pattuglie dei commissariati Pianura, San Paolo e dell’Upg. 

Una serata da brivido. Prima dell’arrivo delle Volanti, erano stati esplosi colpi di pistola nel locale, ma i dipendenti erano riusciti a disarmare il ragazzo e a bloccarlo. 

C’è esasperazione tra i commercianti, che sono pronti a intervenire e a proteggersi, prima che intervengano le forze dell’ordine. Accade sempre più spesso in città. Ma andiamo con ordine. Secondo la ricostruzione della questura, lunedì sera gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e dei commissariati San Paolo e Pianura, durante un servizio di controllo del territorio, su disposizione della centrale operativa, sono intervenuti in una pizzeria di via Luigi Santamaria per la segnalazione di una rapina da parte di una persona armata. Non c’era un secondo da perdere. Gli uffici di via Medina hanno fatto convergere sul posto  tre equipaggi con la massima urgenza.

L’intervento della Polizia e la pistola sequestrata

I poliziotti hanno trovato un uomo, che avrebbe tentato di asportare l’incasso dell’esercizio commerciale sotto la minaccia di una pistola. Ma sarebbe stato bloccato dai dipendenti e da altri avventori, i quali, dopo una colluttazione, erano riusciti a disarmarlo, nonostante avesse esploso alcuni colpi di arma da fuoco.

Gli agenti hanno identificato il ragazzo e lo hanno accompagnato negli uffici del commissariato Pianura per le formalità di rito. Poi hanno informato il magistrato di turno. Salvatore Di Maria è stato arrestato per tentata rapina aggravata e porto e detenzione di arma clandestina.

L’arma, una pistola replica marca Bruni calibro 9, è stata sequestrata. Intanto sono in corso accertamenti delle forze dell’ordine, per capire se il ragazzo fosse solo in quel momento. Potrebbe essere stato aiutato da un complice. Le indagini proseguono. Anche con il racconto delle persone presenti. “Ero al ristorante Basilio – spiega un testimone – serata in famiglia e tutti felici. All’improvviso entra un rapinatore, spara tre colpi. 

Pianura nel mirino dei rapinatori, due raid nel giro di 24 ore

Pianura è nel mirino dei rapinatori. Due assalti in 24 ore nelle pizzerie. E stavolta è toccato al ‘Galletto d’oro’, locale noto nel quartiere per i polli allo spiedo.

Anche in questo caso la sequenza è da brivido e il malvivente apre il fuoco, puntando l’arma verso il soffitto, per spaventare i presenti. In un primo momento l’irruzione non ha sortito effetti particolari. Aveva il volto coperto e indossava un cappellino da baseball con visiera. Abiti scuri. Non c’è stato un fuggi fuggi generale: la gente si è avvicinata lentamente verso l’ingresso. Poi si è diretto alla cassa e qui i dipendenti hanno consegnato l’incasso. Minuti ad alta tensione sabato sera nella nota pizzeria. Ora è caccia al rapinatore solitario. A distanza di poche ore così sono stati due gli episodi registrati sul territorio e per molti qui la situazione diventa sempre più insostenibile.

I commercianti sono sul piede di guerra e chiedono più pattuglie per sorvegliare il territorio, soprattutto più sicurezza. Anche i cittadini protestano per una emergenza criminalità senza pari. Qui serve fare qualcosa e in fretta. 

Scampia, colpi di pistola davanti a un circolo nella ’33’

I carabinieri hanno acceso i riflettori sul quartiere Scampia, dopo gli spari in via Anna Maria Ortese. 

Hanno raccolto dichiarazioni in via confidenziale, per capire cosa fosse successo. Ci sarebbe stata una lite e pochi minuti più tardi una rappresaglia armata, forse una ritorsione. E c’è il sospetto che l’obiettivo del raid fosse davanti al circoletto, dove i militari più tardi hanno trovato tre ogive deformate.

Insomma l’agguato potrebbe avere delle conseguenze nella zona. Lo ipotizzano gli inquirenti, che hanno elevato al massimo il livello di allerta. 

Le pattuglie dell’Arma nelle ultime 48 ore hanno effettuato verifiche mirate nell’isolato e perquisizioni domiciliari: l’arma che ha fatto fuoco potrebbe essere stata nascosta nelle palazzine. 

Qui nessuno ha visto scooter, o centauri armati allontanarsi dopo gli spari in strada. Le indagini sono tuttora in corso e proseguono in questa direzione. 

Puntano sui filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza e sui rilievi dei carabinieri in via Anna Maria Ortese. 

Gli investigatori ritengono che qualcosa sia successo nell’isolato prima degli spari. Forse una aggressione, o un pestaggio in strada. Ecco perché stanno ascoltando le persone che abitano nella zona. Serve raccogliere testimonianze e informazioni. Qui sabato sera la tensione è salita alle stelle in pochi minuti.

Alle 21 e 30 i carabinieri della stazione Scampia mentre percorrevano via Anna Maria Ortese, hanno udito il tipico rumore dei colpi di pistola provenire da quelle parti. Da tempo qui non si sparava e le pattuglia ha avvertito subito la sala operativa, che ha inviato sul posto altre tre ‘gazzelle’, per blindare l’intero isolato. In un primo momento i militari hanno raccolto poche informazioni, per capire cosa fosse successo. Poco prima ignoti avevano sparato nei pressi di un circoletto, pochi metri più avanti in via Ghisleri. Qui sono state rinvenute e sequestrate le tre ogive deformate. 

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