Napoli. Un nuovo baby boss a capo di un gruppo contro i grandi clan

NAPOLI – Organizzazioni criminali decimate a Pianura: la mala, adesso, è un affare per giovanissimi. La camorra è finita nelle mani delle nuove leve del quartiere. Di un gruppo, per essere più precisi, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. E’ questa l’ultima novità che emerge dallo scacchiere criminale del quartiere della periferia occidentale napoletana. Dove – come sta accadendo in altri posti – si vive un significativo ricambio generazionale. Un paio di anni fa è toccato alla mala di Miano, poi la tendenza ha interessato, a turno, la zona delle Case Nuove, l’area del Mercato, la mega galassia criminale di Ponticelli, il ‘ventre molle’ della città dei Quartieri Spagnoli. Tutte realtà già smantellate dalla Direzione distrettuale antimafia. I boss storici sono dietro le sbarre. I blitz hanno sortito come effetto quello di spazzare via i clan più strutturati. Parliamo dei Carillo-Perfetto e dei Calone-Esposito-Marsicano. Per anni si sono fatti la guerra in tutti i modi. Con gambizzazioni, ‘stese’, bombe. Omicidi, anche brutali, così tanto da far indignare un intero Paese. Come quello di Andrea Covelli, sequestrato e fatto ritrovare morto in una zona di aperta campagna, ‘reo’ di essere fratello di un uomo del clan. Le cosche storiche, almeno in parte, si comportano ancora in questo modo (ma hanno abbassato il tiro), con i ‘reduci’ che si scontrano per poche centinaia di metri di asfalto e poche migliaia di euro al mese. Ma nella mala di Pianura si starebbe facendo largo una nuova realtà criminale. Alla testa del gruppo ci sarebbe un giovane. Ha poco più di vent’anni e si è fatto le ossa tra i Calone-Esposito-Marsicano. Viene dalla ‘gavetta’, insomma. E da poco avrebbe deciso di tagliare col passato. Oggi si sarebbe messo in proprio grazie al supporto di un manipolo di giovanissimi come lui. Ci sarebbe anche qualche minore al suo fianco, o comunque su qualche gradino più in basso della piramide malavitosa. Il business prediletto dal gruppo è lo spaccio di sostanze stupefacenti. Spaccio che a Pianura si è fatto a domicilio. Per la consegna della droga ci si organizza fissando un appuntamento, portandola in un posto stabilito in precedenza, o direttamente nell’abitazione del cliente di turno. Le vecchie piazze di spaccio, quelle tradizionali, attirano troppe forze dell’ordine. Lo sanno bene i nuovi baby boss, che hanno optato per una vera e propria rivoluzione, sulla scorta di quanto sta accadendo anche altrove (vedasi Caivano). Una caratteristica comune ai ragazzi è quella di non avere pazienza. I baby boss vogliono tutto e lo vogliono subito. E quindi sono pronti a tutto. Sono pronti a minacciare e aggredire chi prova a metterli in difficoltà e in discussione. Ai più giovani del gruppo spetta il compito di portare gli stupefacenti a destinazione. Spostano la droga da un punto A ad un punto B. Si muovono in sella a scooter e, non si esclude, anche su biciclette, anche elettriche. I clan storici aspettano soltanto una nuova retata o un passo falso. Come è successo nel caso di Antonio Gaetano. Biscotto (o plasmon), come veniva chiamato il baby boss da chi gli era vicino, aveva preso le redini dei Calone-Esposito-Marsicano dopo il maxi blitz del 14 luglio del 2022. Secondo una delle tesi formulate dagli inquirenti, il 19enne – nonostante l’età – aveva già un ruolo di spiccata responsabilità all’interno del gruppo dei ‘reduci’. E un business redditizio da gestire: quello dei gadget del calcio Napoli, con la squadra azzurra che di lì a qualche mese avrebbe conquistato il terzo, storico scudetto. Era il 12 marzo dell’anno scorso. Un commando armato lo sorprese mentre si trovava in auto a Mergellina. La mole di fuoco fu impressionante. Gaetano fu ferito e trasportato in ospedale, dove morì dopo undici giorni di agonia. Da allora, lo scenario criminale di Pianura ha subito diversi mutamenti. Nel quartiere sono tornati pezzi da novanta della mala dopo anni di reclusione. Scontate le condanne, numerosi volti noti hanno ripreso a muovere i fili della mala: spaccio e racket per tornare a fare la voce grossa nel quartiere. Oggi la droga interessa a numerosi gruppi criminali che ricorrono sempre meno alle armi. Su tutti, al gruppo guidato dal nuovo baby boss ‘cresciuto’ sotto la bandiera dei Calone-Esposito-Marsicano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome