E’ Natale, stop a 255mila cartelle esattoriali

Lo comunica l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il lavoro di notifica riprenderà dopo il 6 gennaio 2019 Intanto il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta delle compagnie di telecomunicazioni di sospendere i rimborsi per le bollette a 28 giorni

ROMA – Niente cartelle durante le festività natalizie. L’attività di notifica di quasi tutti gli atti di Agenzia delle entrate-Riscossione sarà sospesa dal 23 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019, con l’obiettivo di evitare disagi ai contribuenti in questo periodo particolare dell’anno.

Atti congelati

Nelle due settimane di sospensione era previsto l’invio di quasi 268 mila atti che resteranno invece congelati, ad eccezione di quelli inderogabili (meno di 13 mila). In testa c’è il Lazio in cui saranno congelati 35.739 atti, seguito dalla Campania (34.971) e dalla Lombardia (29.902).

La classifica per regioni

Ecco nel dettaglio la classifica delle regioni per numero di atti sospesi nelle due settimane tra Natale e l’Epifania. In testa c’è il Lazio in cui saranno «congelati» 35.739 atti, seguito dalla Campania (34.971) e dalla Lombardia (29.902). A seguire ci sono Veneto con 28.481 atti in stand-by, Toscana (18.516), Puglia (17.561), Emilia Romagna (17.486), Calabria (13.787), Piemonte (12.449), Umbria (9.058), Sardegna (8.988), Liguria (7.554), Abruzzo (5.836), Marche (4.933), Basilicata (3.739), Friuli Venezia Giulia (3.478), Trentino Alto Adige (1.186), Molise (689) e infine la Valle d’Aosta con 464 atti «congelati» durante le festività natalizie. Tra le grandi città, al primo posto troviamo Roma con 27.012 atti in stand by, seguita da Napoli (22.384) e Milano dove è sospesa la notifica di 9.802 cartelle e avvisi.

Consiglio di Stato

Intanto il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta delle compagnie di telecomunicazioni di sospendere i rimborsi per le bollette a 28 giorni. L’ordinanza è firmata dal presidente della VI sezione Sergio Santoro. “Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale – si legge – accoglie l’istanza cautelare e, per l’effetto, sospende l’esecutività del dispositivo impugnato”. Le compagnie Telecom Italia, Vodafone, Wind e Fastweb avrebbero dovuto rimborsare gli utenti entro il 31 dicembre.

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