Nazionale, Mancini conferma Kean con il Liechtenstein. Pronto Quagliarella dal 1′

Il successo sulla Finlandia ha messo di buon umore il gruppo, ma guai ad abbassare la guardia

Moise Kean (Foto LaPresse/Andrea Bressanutti)

MILANO – A volte ritornano: i primi sinistri presagi della tragedia sportiva italiana con annessa mancata qualificazione ai Mondiali di Russia si intravvidero proprio contro il Liechtenstein due anni e mezzo fa. Gli azzurri all’epoca allenati da Gian Piero Ventura dovevano fare tanti gol agli alfieri del Principato, per iniziare a tenere testa alla Spagna almeno a livello di differenza reti. E invece tra andata al Rheinpark Stadion e ritorno a Udine, la Nazionale azzurra mise a segno ‘solo’ 9 gol, rispetto ai 16 (doppio 8-0) delle Furie Rosse.

La nazionale affronta il Liechtenstein

Tant’è che la differenza reti finale del girone fu di + 33 (26 gol fatti e 3 subiti) per la Spagna, ‘solo’ + 13 per l’Italia. Il successo sulla Finlandia ha messo di buon umore il gruppo Mancini, ma guai ad abbassare la guardia contro la Nazionale di Vaduz. Fra il novembre 2016 e il giugno 2017, gli azzurri si fermarono sul 4-0 in trasferta e sul 5-0 in casa. Al di là dell’avversario, fare tanti gol fa bene all’autostima ed è un buon sintomo.

Tutti aspetti che l’attuale squadra azzurra deve tornare a fare propri, dopo averli persi per strada in avvicinamento alla Russia. Quella di Parma, dove l’Italia torna a giocare 6 anni e mezzo dopo l’ultima volta, un Italia-Francia 1-2 del novembre 2012 con rete dell’allora milanista Stephan El Shaarawy, è la terza sfida in assoluto nella storia delle due rappresentative. Prima dell’epoca Ventura, Roma e Vaduz non si erano mai incontrate in gare ufficiali e tantomeno nelle amichevoli.

In campo Kean e Quagliarella

Il ‘Tardini’ è pronto a medicare la ferita, dopo che negli ultimi anni la squadra azzurra ha giocato solo una volta nei pressi, nel settembre 2017 a Reggio Emilia contro Israele. Cambiano gli stadi e cambiano anche i centravanti: nelle qualificazioni Mondiali la parte del leone la fece il granata Andrea Belotti con 3 gol sui 9 segnati dagli azzurri contro il Liechtenstein, nelle qualificazioni europee lo scettro della prima punta è passato al bianconero Moise Kean.

Dall’altra parte della barricata, se giocherà, come sembra, Fabio Quagliarella potrebbe ritrovare un Frick. Non il papà, Mario, che fu suo avversario sui campi di Serie A con la maglia del Siena, ma il figlio Noah che oggi gioca nel Vaduz (squadra sempre allenata da Mario Frick) e nella Nazionale Under 21 del Liechtenstein. Un giovane centrocampista fresco di esordio in Nazionale A. Il buon Mario Frick ha giocato 8 anni in Italia, dal 2001 al 2009 con le maglie di Arezzo, Verona, Ternana e Siena, con suo figlio Noah che nacque in Svizzera proprio nell’ottobre del 2001.

Si allunga la lista degli infortunati

La presenza del ragazzo dall’inizio non è certa, ma potrebbe comunque scendere in campo a gara in corso, come è accaduto negli ultimi minuti contro la Grecia. Intanto fra gli azzurri si allunga la lista degli infortunati. Non solo Chiesa, Florenzi e Perin, ma anche El Shaarawy e Piccini. A questo punto Mancini potrebbe dare spazio a Spinazzola e Romagnoli in difesa, a Quagliarella in attacco al posto di Immobile.

Dopo la gara di Parma, città nella quale i precedenti della Nazionale sono tutto sommato benauguranti (5 vittorie e una sconfitta), gli azzurri di Mancini potranno tornare nei rispettivi club per proseguire la stagione a caccia dei rispettivi obiettivi stagionali.

Non sono concesse distrazioni

Prima però non dovranno distrarsi, nemmeno contro un Liechtenstein che non ha mai preso parte a fasi finali di Olimpiadi, Mondiali o Europei. Il miglior girone di qualificazione risale alle qualificazioni per i Mondiali 2006, quando conquistarono 8 punti, frutto di 2 vittorie (sul Lussemburgo) e 2 pareggi (contro Slovacchia e Portogallo). Abbastanza fisiologico, quindi, che le due squadre giungano a questo appuntamento con stati d’animo completamente opposti: se gli azzurri hanno guadagnato i tre punti contro gli scandinavi, il Liechtenstein ha esordito con un ko interno inflitto dalla Grecia, a segno con Fortounis e Donis.

(LaPresse/di Mauro Suma)

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