‘Ndrangheta, arrestato a San Luca il latitante Antonio Callipari

Nel primo pomeriggio di ieri i carabinieri hanno arrestato a Locri (Reggio Calabria) il latitante Antonio Callipari, 25 anni. Ricercato con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria dal settembre del 2017

Angelo Carconi / LaPresse Nella foto carabinieri all'aeroporto

SAN LUCA (Reggio Calabria) (LaPresse) – ‘Ndrangheta, arrestato a San Luca il latitante Antonio Callipari. Nel primo pomeriggio di ieri i carabinieri hanno arrestato a Locri (Reggio Calabria) il latitante Antonio Callipari, 25 anni. Ricercato con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria dal settembre del 2017. L’uomo è stato bloccato mentre tentava di fuggire dal retro della sua abitazione.

Era sfuggito all’esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere

Era sfuggito all’esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere. Emessa dal Tribunale di Milano nell’ambito dell’indagine ‘Ignoto 23’. Della procura distrettuale di Milano e ordinaria di Monza su una vasta organizzazione dedita al traffico di stupefacenti ed altri reati. Il latitante, legato da vincoli di parentela alla cosca di ‘ndrangheta dei ‘Nirta Versu’ di San Luca. Considerato il promotore delle attività illecite dell’organizzazione. Coordinava gli approvvigionamenti di cocaina ed altre sostanze stupefacenti dalla Calabria alla Lombardia. Utilizzando auto con doppio fondo in grado di movimentare fino a 50 kg di cocaina alla settimana.

‘Ndrangheta, arrestato a San Luca il latitante Antonio Callipari

Nell’ambito delle indagini sono stati inoltre documentati numerosi viaggi sull’asse Milano-San Luca. Che consentivano il rientro alla ‘base’ di ingenti capitali. Frutto dei traffici illeciti. Dopo l’arresto, la perquisizione svolta nell’abitazione del latitante a San Luca ha consentito di confermare le sue elevate disponibilità economiche con il ritrovamento e il sequestro di circa 80mila euro in contante, oltre a documenti contraffatti che utilizzava per gli spostamenti.

Dal marzo del 2018 Callipari è stato colpito da un altro provvedimento cautelare, emesso dal Tribunale di Locri, sulla base del quale dovrà rispondere dei reati di minaccia aggravata e tentata rapina, commessi in concorso con altre persone nel maggio dell’anno precedente, nei confronti di una troupe di Rai 3 che si trovava a San Luca per girare delle riprese. “Non tornate più a San Luca se no siete morti”, aveva intimato Callipari ai tre reporter dopo aver tentato sottrarre a uno di loro un cellulare per impedire un’eventuale chiamata di soccorso e dopo numerose altre minacce per indurli a spegnere le telecamere e cancellare i filmati.

La troupe, tuttavia, era riuscita a fuggire indenne dal paese e a mandare in onda tutti i filmati nella puntata di ‘Presadiretta’ del 25 settembre 2017, consentendo così l’avvio delle indagini da parte dei carabinieri di San Luca. Callipari è stato trasferito nel carcere di Reggio Calabria a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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