MILANO – L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha consentito di fare luce anche sugli interessi economici e politici della cosca Libri. Svelando come “affermati imprenditori e politici locali e regionali fossero asserviti totalmente alle volontà della consorteria criminale in qualità di soggetti intranei o concorrenti esterni”. In particolare, hanno accertato come la cosca abbia favorito, nel corso del tempo, alcuni imprenditori. Che potevano sembrare avulsi da qualsiasi contesto mafioso, ma al quale in realtà partecipavano pienamente.
Queste persone, secondo la ricostruzione degli inquirenti, rispondendo alle logiche e alle strategie di sviluppo imprenditoriale pianificate dai vertici della cosca e godendo degli occulti finanziamenti e delle protezioni derivanti dalla stessa, hanno assunto posizioni di assoluto rilievo nei loro ambiti operativi. Godendo da un lato della protezione della ‘ndrangheta. Al fine di avviare e far crescere in modo esponenziale le proprie attività imprenditoriali, e finanziandola dall’altro.
(LaPresse)