Nebrodi: accordo per tutelare la biodiversità

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Tutela biodiversità
Tutela biodiversità

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e l’Ente Parco dei Nebrodi hanno siglato una fondamentale convenzione triennale. L’obiettivo primario dell’intesa è lo sviluppo di attività congiunte per il monitoraggio, lo studio e la tutela della straordinaria biodiversità presente nel territorio del Parco, situato in Sicilia.

Questa collaborazione strategica unirà le competenze scientifiche e tecniche di ISPRA, l’organo di ricerca del Ministero dell’Ambiente, con il ruolo istituzionale e la conoscenza gestionale dell’Ente Parco. L’accordo si concentrerà su due componenti chiave degli ecosistemi dei Nebrodi, spesso interconnesse ma studiate con approcci specifici: la diversità micologica e la componente faunistica.

Un primo pilastro del progetto riguarda il mondo dei funghi, con un’attenzione particolare ai cosiddetti macromiceti. Si tratta di un regno biologico fondamentale per la salute delle foreste, ma la cui conoscenza è ancora frammentaria. Le attività previste si inseriscono nel quadro di un Network nazionale coordinato da ISPRA, garantendo un approccio metodologico rigoroso e standardizzato.

I ricercatori effettueranno rilievi sistematici sul campo per censire le specie presenti nel Parco. I dati ecologici verranno raccolti seguendo protocolli uniformi, per poi essere validati e inseriti nel Sistema Informativo Funghi (SIF). Campioni significativi saranno inoltre conservati e catalogati nel database di ISPRA, creando una preziosa “biblioteca” biologica per studi futuri. Questo lavoro permetterà di ampliare e rendere più omogenea la mappa della diversità fungina del Parco, un risultato cruciale per comprendere lo stato di salute degli habitat forestali.

Il secondo asse portante della convenzione è dedicato alla fauna, in particolare all’avifauna di interesse conservazionistico. Il Parco dei Nebrodi rappresenta un’area di rifugio e nidificazione per numerose specie di uccelli, alcune delle quali rare o minacciate a livello europeo. Il monitoraggio si concentrerà su queste popolazioni per valutarne lo stato, le dinamiche demografiche e le eventuali minacce.

Grazie a questa attività di studio, sarà possibile definire strategie di conservazione più mirate ed efficaci. La raccolta di dati scientifici aggiornati è infatti il presupposto indispensabile per pianificare interventi di gestione ambientale che favoriscano la sopravvivenza di specie protette, come rapaci e altri uccelli legati agli ambienti montani e boschivi tipici dei Nebrodi.

La sinergia tra l’approccio scientifico di ISPRA e l’esperienza gestionale del Parco dei Nebrodi costituisce il vero valore aggiunto di questa iniziativa. I risultati ottenuti non resteranno confinati in pubblicazioni accademiche, ma si tradurranno in strumenti operativi per la gestione quotidiana del territorio.

Nei prossimi tre anni, questa collaborazione fornirà una base di conoscenza solida e aggiornata, essenziale per garantire la protezione a lungo termine di un patrimonio naturale di inestimabile valore come quello custodito nel Parco dei Nebrodi. Le informazioni raccolte supporteranno decisioni informate per la salvaguardia degli equilibri ecologici dell’area.

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