MILANO (Marco Valsecchi – AWE/LaPresse) – Nestlé fonda un istituto dedicato alle “scienze delll’imballaggio”, dove verranno studiati sistemi funzionali, sicuri e a basso impatto ambientale per l’impacchettamento dei prodotti. “Vogliamo essere un leader nello sviluppo delle soluzioni di packaging più sostenibili”. Questo afferma il ceo Mark Schneider, annunciando la creazione del Nestlé Institute of Packaging Sciences. “Per ottenere ciò – prosegue il top manager – stiamo infatti facendo progredire le nostre capacità di ricerca per sviluppare nuove soluzioni e nuovi materiali per l’imballaggio. In questo modo, speriamo di dare risposte al problema crescente dei rifuito da imballaggio. Puntiamo a minimizzare il nostro impatto soll’ambiente naturale fornendo al tempo stesso in modo sicuro prodotti più gustosi e salutari ai nostri clienti”.
L’istituto, la cui nascita segna un passo avanti nell’impegno della multinazionale elvetica a rendere il 100% dei propri imballaggi riciclabile o riutilizzabile entro il 2025, avrà sede a Losanna, in Svizzera. Darò lavoro a circa 50 persone e al suo interno sarà presente un complesso di laboratori di ultima generazione, oltre a strumenti per la prototipazione rapida. Gli studi saranno quindi condotti in collaborazione con la rete globale di ricerca e sviluppo dell’azienda, con i partner accademici, i fornitori e le startup. Le aree di ricerca includeranno i polimeri riciclabili, biodegradabili e compostabili, la carta e le nuove tecnologie.
“Il packaging gioca infatti un ruolo cruciale nell’aiutarci a offrire prodotti sicuri e nutrienti ai nostri consumatori”, sottolinea il chief technology officer di Nestlé, Stefan Palzer, prefigurando per il nuovo istituto “una stretta collaborazione con le maggiori istituzioni accademiche globali e con i partner industriali” volta ad “accelerare il redesign” delle soluzioni utilizzate fino a questo punto dal gruppo.