NOME E FOTO. Guerra tra i Marigliano e i Cedola: bomba a Forcella, arrestato 23enne

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Jean Carlos Martinez Delgado ed Emmanuele Marigliano

NAPOLI – Una bomba carta piazzata sotto un’auto in piazza Crocelle ai Mannesi, una sparatoria nei vicoli storici, la notte squarciata dal rumore di colpi e d’esplosioni: il 23 giugno del 2024, i Decumani si sono trasformati in un teatro di guerra urbana. Ora, a distanza di quasi un anno, la Polizia di Stato ha stretto il cerchio su quello che gli inquirenti ritengono uno dei responsabili di quella notte di terrore.
Jean Carlos Martinez Delgado, 23enne, è stato arrestato su ordine del gip di Napoli con le accuse di detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi e pubblica intimidazione con uso di armi, aggravate dal metodo mafioso. Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dagli uomini della Squadra Mobile di Napoli, guidati dal capo Giovanni Leuci e dal vice questore Peppe Sasso, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

L’indagine, condotta dalla Mobile con il supporto degli agenti del commissariato Vicaria-Mercato, è partita proprio dalla deflagrazione dell’ordigno artigianale in via San Biagio dei Librai. Era notte fonda quando una bomba carta, sistemata sotto una vettura parcheggiata, è esplosa danneggiando l’auto e alcuni negozi nelle vicinanze. Ma quel boato non fu un episodio isolato: appena un’ora prima, tra via Duomo e via Forcella ai Mannesi, si era verificata una sparatoria. Un doppio episodio che ha fatto scattare l’allarme nella zona antica della città, già martoriata da tensioni tra gruppi criminali. Gli investigatori, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno individuato Martinez Delgado in prossimità dei luoghi dell’attentato e, incrociando i dati con altre fonti, sono riusciti a risalire al contesto criminale in cui l’azione si sarebbe inserita.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la bomba e la sparatoria sarebbero espressione della faida in atto tra due clan storici: da un lato la famiglia Marigliano delle Case Nuove, zona Mercato, e dall’altro il gruppo dei Cedola, con base a Forcella. L’ordigno, secondo la Dda, non sarebbe altro che un messaggio diretto: un atto di intimidazione con finalità di controllo del territorio, lanciato nel cuore pulsante di Napoli vecchia. Un ritorno alle vecchie logiche di potere, in una città che spesso si ritrova ostaggio di guerre sotterranee combattute a colpi di pistola e ordigni artigianali. La faida tra Marigliano e Cedola, mai sopita, sembra ora essere riesplosa, lasciando dietro di sé paura, danni e una lunga scia di silenzi.

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