NAPOLI – Fermato il secondo presunto rapinatore del lungomare. La polizia ieri ha rintracciato il 23enne del rione Traiano e chiuso il cerchio delle indagini dopo l’assalto lo scorso 12 agosto terminato nella hall dell’hotel Excelsior sul lungomare di via Partenope. Francesco Pio Salvati è stato accompagnato in carcere con l’accusa di rapina in concorso, possesso illegale di arma da fuoco e lesioni aggravate. Ma andiamo con ordine. Gli specialisti dell’Antirapina della squadra mobile della questura (diretti da Giovanni Leuci) avevano già fermato il 26enne Giuseppe Ruggiero (anche lui del rione Traiano), a poche ore dalla rapina. Accertamenti partiti dal racconto dei testimoni e dalla visione delle telecamere di sicurezza.
Dagli uffici di via Medina fanno sapere che nella mattinata del 12 agosto due uomini, a bordo di uno scooter, travisati da caschi ed armati di pistola, avevano commesso due rapine in rapida successione: la prima ai danni del turista di nazionalità marocchina al quale, a seguito di una colluttazione iniziata all’esterno e terminata nella hall dell’hotel Excelsior di via Partenope, era stato sottratto un orologio marca Audemars Piguet del valore dopo i fatti e sottoposto a fermo di indiziato di delitto, poi convalidato con contestuale emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il prefetto Michele di Bari, ieri ha espresso “apprezzamento alla magistratura, per il ruolo fondamentale che svolge nel sistema di sicurezza e giustizia del nostro territorio”, ed alle forze dell’ordine, “per il costante impegno a tutela dell’ordine pubblico in termini di prevenzione e repressione dei reati, anche durante le festività.
L’importante risultato raggiunto, a pochi giorni dagli eventi criminosi, attesta anche l’importanza della collaborazione tra le istituzioni, che lavorano assiduamente, in proficua sinergia, per il benessere della collettività, e contribuisce efficacemente a rinsaldare la fiducia nella giustizia, accrescendo la percezione di sicurezza di cittadini e di turisti”. Va detto che il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.