Notte di paura al San Giovanni Bosco. Scoppia rogo nell’area dell’Extra Utic

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Incendio San Giovanni Bosco

NAPOLI – Una notte di paura, avvolta dal bagliore sinistro delle fiamme e dal rumore in- cessante delle sirene, ha scosso la quiete dell’Ospedale San Giovanni Bosco. Erano da poco passate le 23 quando un incendio improvviso, nato con ogni probabilità da un mozzicone di sigaretta acceso e gettato con incoscienza, ha aggredito una terrazza esterna della struttura sanitaria. Le fiamme hanno attecchito rapidamente a un cumulo di materiale di risulta, accatastato in un’area di cantiere dove sono in corso lavori di ristrutturazione al secondo piano, un reparto ancora non operativo. Il legno secco, combustibile ideale, ha alimentato un rogo che in pochi minuti ha illuminato la notte e lambito una zona delicatissima: quella adiacente alla sala diagnostica che ospita sofisticate apparecchiature, tra cui una Tac. La vicinanza con l’area “Extra Utic”, che ospita pazienti fragili, ha fatto scattare l’allarme con immediatezza. In quei minuti concitati, operatori e infermieri hanno attivato le procedure di sicurezza previste per le emergenze.

Il personale sanitario ha lavorato con sangue freddo per mettere in sicurezza pazienti, macchinari e percorsi d’evacuazione. Intanto, l’odore acre del fumo filtrava dalle finestre, facendo salire la tensione in reparto. In pochi minuti sono arrivati sul posto i carabinieri della compagnia Stella e le squadre dei vigili del fuoco, che hanno affrontato il rogo con determinazione. Le operazioni di spegnimento si sono protratte per circa un’ora: sessanta lunghissimi minuti in cui la paura di un’escalation drammatica è stata palpabile tra medici, pazienti e familiari. Per fortuna, il bilancio finale non ha registrato feriti né danni strutturali gravi. Alcuni muri anneriti e una terrazza danneggiata sono la testimonianza visibile di una notte che avrebbe potuto avere conseguenze molto più pesanti. Nessuna apparecchiatura è stata compromessa e nessun paziente è stato coinvolto direttamente. La direzione sanitaria ha tirato un sospiro di sollievo all’alba, quando il pericolo è stato definitivamente scongiurato. Ma resta la consapevolezza che un gesto banale, forse compiuto con leggerezza, ha sfiorato di trasformarsi in tragedia.

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