NAPOLI – “Vogliamo respirare aria pulita”. E’ questo l’urlo di rabbia degli studenti dell’Istituto Galileo Ferraris di Scampia, che ieri hanno manifestato all’esterno della sede dell’VIII Municipalità. A scatenare le proteste dei liceali, i ripetuti roghi tossici che avvengono a due passi dalla loro scuola, in via Arturo Labriola, provenienti dal campo rom lì vicino. Una situazione che sistematicamente li costringe a barricarsi in classe con le finestre chiuse per evitare di respirare la pungente puzza di bruciato che invade tutto l’istituto. “Questa situazione va avanti da sempre”, lamenta uno dei ragazzi, “di tanto in tanto avvertivamo l’odore di bruciato e risolvevamo chiudendoci dentro, dicendoci “Passerà”. Ma negli ultimi giorni si è arrivato a un punto che non potevamo più tollerare.
La nube nera che abbiamo visto sollevarsi durante l’orario di lezione era davvero troppo grande, con un fetore di plastica e copertoni bruciati insopportabile. Motivo per cui abbiamo deciso di recarci qui in Municipalità per chiedere un intervento immediato”, conclude il giovane. Praticamente tutto l’Istituto si è riversato nella sede municipale in Largo della Cittadinanza Attiva. Centinaia di liceali infuriati per vedere calpestato il loro diritto allo studio. Per aver respirato la nube tossica, uno degli studenti si è sentito male. Tornato a casa dopo la scuola, il suo viso pallido ha spaventato i genitori, che lo hanno immediatamente portato all’ospedale Cardarelli temendo che fosse rimasto intossicato. Ed è proprio il papà di questo ragazzo che ieri è sceso in piazza insieme ai compagni del figlio, per testimoniare quanto pericolosa sia questa situazione per gli studenti del Ferraris. Sulla questione abbiamo contattato l’Assessore all’Ambiente dell’VIII Municipalità Salvatore Passaro, interpellato in prima persona dagli studenti. “Abbiamo ripreso senza sosta la bonifica del campo rom. I ragazzi e i loro genitori hanno ragione, motivo per cui convocherò un tavolo a Palazzo San Giacomo per discutere della questione con l’Assessore Monica Buonanno a cui spetta pronunciarsi su questa vicenda”. Intanto, l’Assessore all’Ambiente Raffaele Del Giudice assicura che quel che viene bruciato “non sono rifiuti, quelli provvediamo a rimuoverli settimanalmente”.
La questione è spinosa, e si trascina da tempo. Riguarda la gestione del campo rom, che nonostante sia presidiato tutto il giorno dai militari dall’esercito, sfugge spesso al controllo delle autorità. “Chiediamo al Comune delle telecamere per individuare i responsabili di questi incendi, i danni provocati sono ingenti”, conclude Passaro. I ragazzi, intanto, non si fermano alla protesta di ieri, e assicurano nuovi sit-in in caso non ricevano le risposte desiderate.