LAS VEGAS (Nevada, Usa) – Nuoto, l’International Swimming League si allarga nel 2020: si aggiungono Canada e Giappone. La finale di Las Vegas si è conclusa da poco, tanto che gli Energy Standard non hanno ancora avuto tempo e modo di festeggiare come si deve il titolo appena conquistato, ma per l’International Swimming League è già tempo di guardare al futuro. E di ampliare ancor più i propri orizzonti. Nel 2020/2021 ci saranno più tappe (27 in totale), una stagione più lunga, da settembre ad aprile (con interruzione a marzo e a dicembre per i Mondiali in vasca corta), e soprattutto due nuove squadre, che fanno salire a dieci il numero complessivo: una giapponese, guidata dalla leggenda del nuoto nipponico Kosuke Kitajima, che vanta sette medaglie olimpiche di cui quattro d’oro conquistate ad Atene 2004 e Pechino 2008, e una canadese, diretta da Robert Kent, fondatore del Global Swim Series.
Le dichiarazioni
“Sono davvero felice ed entusiasta di far parte del processo di miglioramento del nuoto in un contesto globale – ha dichiarato l’icona giapponese, unico atleta ad aver mai vinto due ori nella rana in due Olimpiadi consecutive – L’opportunità per i nuotatori di diventare professionisti è qualcosa che la maggior parte di noi ha solo sognato. L’Isl consentirà ad atleti e allenatori di mettere in luce il loro talento durante tutto l’anno e e di ispirare i più piccoli a praticare questo sport”. “Il Giappone è una delle nazioni leader del nuoto a livello mondiale e con una grande fanbase – ha sottolineato il fondatore di Isl Konstantin Grigorishin – Ci aspettiamo di vedere crescere un team molto competitivo e che i tifosi siano entusiasti nel conoscere i nostri programmi”.
Ecco chi ci sarà
In questa stagione inaugurale dell’Isl Daiya Seto, fondamentale nella vittoria degli Energy Standard e fresco di record del mondo nei 400 misti realizzato proprio a Las Vegas, è stato l’unico asiatico in gara nell’International Swimming League. Tra i tredici canadesi presenti già in questa edizione invece la donna copertina è sicuramente Penny Oleksiak, che a Rio 2016 ha conquistato quattro medaglie olimpiche. “Sono estremamente entusiasta dell’opportunità di entrare a far parte dell’Isl – ha evidenziato Kent, responsabile del team che avrà base a Toronto – Penso che tutti possano apprezzare quanto sia nuova, divertente e rivoluzionaria questa lega. Essere presenti per la seconda stagione personalmente mi fa venire i brividi. Non c’è motivo per cui non dovremmo vedere un’esplosione nel nuoto e arrivare a un pubblico sempre più vasto, soprattutto dopo quello che abbiamo visto a Las Vegas. E non c’è motivo per cui questo non potremmo fare lo stesso anche a Toronto. Abbiamo un folto numero di nuotatori canadesi che spero di poter reclutare e abbiamo anche un nutrito gruppo di atleti emergenti che vogliamo far crescere. E pensiamo di poterlo fare meglio con l’Isl”. “La nostra visione è che l’International Swimming League sia veramente globale – ha evidenziato Grigorishin – E’ fantastico poter portare la lega a un nuovo pubblico in Canada per il prossimo anno”.
Dopo una prima annata composta da quattro meeting, due derby e una final four, per un totale di sette eventi complessivi, per la neonata Isl è arrivato quindi il momento di compiere i primi passi e diventare grande. Stutturandosi come una lega vera e propria come accade anche negli altri sport: a partire dal prossimo anno infatti la competizione sarà strutturata sulla base di una regular season, di una fase a playoff e di una finale. Le partecipanti verranno divise in due gironi: uno con le quattro statunitensi e la new entry canadese e uno euro-asiatico con i quattro team europei e quello con base a Tokyo. Ogni squadra disputerà un minimo di dieci tappe fino a un massimo di dodici. Confermato per la prossima stagione l’appuntamento a Napoli, vista la sinergia tra gli organizzatori e le istituzioni locali, e la presenza in vasca degli azzurri degli Aqua Centurions. Possibile, in virtù dell’ampliamento della manifestazione, anche l’inserimento di un secondo evento in Italia, considerando il successo riscontrato in Europa. Ma per conoscere altri dettagli, comprese le regole per il reclutamento dei nuotatori da parte dei team, bisognerà attendere l’anno che verrà. Che di certo vedrà una Isl sempre più grande e globale.
(Alberto Zanello – LaPresse)