Morto per una sparatoria nata da una scarpa sporcata sul lungomare di Napoli, in otto verso il processo. Sono terminate le indagini degli uomini della Squadra Mobile guidati dal capo Alfredo Fabbrocini sull’omicidio di Francesco Pio Maimone, il 18enne ucciso nella notte tra il 19 e il 20 marzo nella zona degli Chalet di Mergellina da una pallottola vagante. Secondo le accuse a premere il grilletto sarebbe stato Francesco Pio Valda, 19enne di Barra, arrestato poche ore dopo. Pare che abbia esploso colpi di arma da fuoco all’indirizzo della folla, perché coinvolto in una lite, durante la quale gli avevano calpestato un piede. La vittima di Pianura si trovava qualche metro più avanti. Era estraneo a tutto quello che stava accadendo in una delle aree caratterizzate dalla movida selvaggia. La Procura di Napoli ha inviato un avviso di conclusione indagini a Francesco Pio Valda, e ad altre sette persone, tra amici e parenti del presunto killer. Si tratta di Salvatore Mancini, Pasquale Saiz, Rocco Sorrentino, Alessandra Clemente, Giuseppina Valda (sorella di Francesco Pio), Salvatore Mancini e Giuseppina Niglio (nonna del presunto assassino). Secondo le risultanze investigative portate a termine dagli uomini della Squadra Mobile, ognuno di loro avrebbe avuto un ruolo chiave nel depistare le indagini e nel cercare di proteggere Francesco Pio Valda, il quale dopo aver esploso colpi di pistola, pare che cedette l’arma a un amico e salì su un’auto che lo portò lontano da Mergellina. Non sino al punto da evitare l’arresto. E’ accusato dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, il piazzaiolo di Pianura che era andato a bere qualcosa con gli amici dopo il lavoro, ma trovò la morte.
Omicidio di Francesco Pio Maimone, in 8 rischiano il processo: ecco i nomi
Napoli, terminate le indagini sull'uccisione del pizzaiolo a Mergellina per una scarpa sporcata.