ROMA – Un rumore sordo che ha squarciato la serenità all’esterno di un asilo. Un regolamento di conti senza se e senza ma per uno sgarro, forse, o soltanto un atteggiamento sbagliato all’interno di un’organizzazione criminale importante.
L’agguato e il terrore dei residenti della Magliana
E la Magliana torna a tremare. Un po’ come era accaduto nel 2008 quando a pagare il prezzo più alto era stato Vittorio Pisnoli, padre di Tamara, ex moglie del calciatore Daniele De Rossi. Fu ucciso a colpi di arma da fuoco per vendicare la mancata spartizione di un colpo messo a segno in banca. Un copione fatto di agguati, pestaggi, rapine, estorsioni, soldi prestati a strozzo e omicidi. Andrea Gioacchino, morto sotto i colpi di pistola nella giornata di ieri, a due passi dall’asilo dei figli, era perfettamente inserito in questo sistema. Nel quale, tuttavia, qualcosa deve essere andato storto ed è su quel ‘qualcosa’ che le forze dell’ordine stanno indagando alla Magliana, quartiere periferico della Capitale. Dove da ieri è tornata, e forte, la paura. Dopo che due uomini in sella ad uno scooter sono arrivati in via Castiglion Fibocchi 13. Obiettivo proprio Andrea Gioacchino, 35enne noto alle forze dell’ordine per reati di usura, estorsione, rapina, detenzioni di armi, stupefacenti, lesioni.
Polemiche tra Raggi e Salvini
E le polemiche tra il sindaco Virginia Raggi e Matteo Salvini non sono mancate: “Sono indignata – ha detto la Raggi – per gli spari fuori dall’asilo alla Magliana. Roma ha bisogno di più poliziotti come annunciato dal ministro. Non è più possibile aspettare”. Pronta la risposta: “E’ stato un agguato in stile mafioso – ha dichiarato Salvini – un regolamento dei conti. Sono qui per portare risultati concreti. Entro febbraio arriveranno altro 75 poliziotti, entro fine anno altri 75 in più e siamo a 200 e con i soldi in manovra ne arriveranno almeno altri 50”.
