MONDRAGONE – Sono stati arrestati a 15 anni dall’omicidio. Sono ritenuti gravemente indiziati di aver massacrato Giovanni Invito, 25 anni, nella tarda serata del 17 ottobre del 2007. Lo freddarono con 5 colpi di pistola in viale Duca degli Abruzzi a Mondragone. Sono entrambi indiziati di omicidio e di detenzione e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo. L’ordinanza cautelare è stata eseguita in carcere a Carinola per Mario Camasso, 37 anni. Era già recluso per altro, furti. Ai domiciliari invece si trovava ristretto Michele Degli Schiavi, 34 anni, detto Cippone.
Da ieri è in cella. I due furono già coinvolti nelle prime indagini dopo il delitto. Furono ritenuti quali possibili responsabili del fatto di sangue ma in assenza di sufficienti indizi a loro carico il procedimento per l’omicidio fu archiviato. Tredici anni dopo però, anche grazie ad alcune dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, le indagini furono riaperte. Condotte con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere hanno permesso di raccogliere indizi tali da poter emettere a carico dei due l’ordinanza cautelare in carcere eseguita dai carabinieri del Reparto territoriale di Mondragone.
Le prime prove del possibile coinvolgimento di Camasso furono in realtà raccolte all’epoca dei fatti quando da alcune conversazioni telefoniche tra l’uomo e una donna emerse come quest’ultima avesse fornito a Camasso un alibi nell’immediatezza dei fatti. A seguito della riapertura delle indagini nel 2020 resa possibile grazie al contributo dichiarativo di alcuni collaboratori di giustizia, l’alibi, sostiene la Procura, si rivelò falso, costituendo un ulteriore sopravvenuto elemento indiziario. Decisive anche le intercettazioni ambientali del 2008 durante le quali uno dei due attribuiva a sé e all’amico la paternità dell’omicidio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA