Roma, 29 ott. (LaPresse) – L’inquinamento atmosferico causa la morte di 600mila bambini di età inferiore ai 15 anni ogni anno a causa di infezioni respiratorie acute. E’ l’allarme lanciato dall’Oms, durante la conferenza stampa a Ginevra, che parla di inquinamento come “il nuovo tabacco”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un rapporto che rivela che ogni giorno, circa il 93% dei bambini sotto i 15 anni (1,8 miliardi di bambini) respira aria così inquinata da minare seriamente la loro salute e il loro sviluppo. Secondo l’Oms, circa il 91% degli abitanti del mondo respira aria inquinata: questo porta a 7 milioni di morti ogni anno. Nel 2016 lo smog ha provocato la morte di 543.000 bambini sotto i 5 e di 52.000 bambini tra i 5 e i 15 anni. Il rapporto spiega anche che le donne incinte esposte all’aria inquinata hanno maggiori probabilità di partorire prematuramente. Quindi di avere bambini con basso peso alla nascita.
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L’inquinamento atmosferico colpisce anche lo sviluppo neurologico e le capacità cognitive dei bambini. Inoltre, i piccoli che sono stati esposti a livelli elevati di inquinamento atmosferico possono essere a più alto rischio di sviluppare malattie croniche come le malattie cardiovascolari più avanti nella vita. Uno dei motivi per cui i bambini sono particolarmente vulnerabili agli effetti dell’inquinamento atmosferico è che respirano più velocemente degli adulti. Quindi assorbono più inquinanti, afferma l’Oms. Inoltre, i bambini vivono più vicino al suolo, dove alcuni inquinanti raggiungono i livelli massimi, in un momento in cui il loro cervello e il loro corpo sono ancora in via di sviluppo. I neonati e i bambini piccoli sono anche più vulnerabili all’inquinamento atmosferico nelle famiglie che utilizzano regolarmente tecnologie e combustibili inquinanti per cucinare, riscaldare e illuminare.