Onu: presentato il rapporto sullo stato del pianeta

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Prospettive ambientali
Prospettive ambientali

Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) ha presentato a Nairobi, nel corso della settima Assemblea Generale per l’Ambiente (UNEA-7), la sintesi esecutiva della settima edizione del suo rapporto più importante: il “Global Environment Outlook” (GEO-7). Questo documento, considerato una vera e propria bandiera dell’organizzazione, rappresenta la valutazione scientifica più completa e autorevole sullo stato di salute del nostro mondo.

Il GEO-7 ha messo in luce una realtà allarmante: le emergenze che affrontiamo non sono isolate, ma profondamente interconnesse. I cambiamenti climatici, con l’aumento delle temperature e degli eventi estremi, accelerano la perdita di biodiversità e il degrado dei suoli. A loro volta, terreni meno fertili ed ecosistemi danneggiati faticano ad assorbire l’anidride carbonica, peggiorando la situazione climatica.

In questo circolo vizioso si inseriscono l’inquinamento, che contamina aria, acqua e suolo, e la gestione insostenibile dei rifiuti, con la plastica che soffoca gli oceani e le discariche che emettono gas serra. Il rapporto sottolinea come affrontare una di queste crisi senza considerare le altre sia un approccio destinato al fallimento. L’obiettivo è passare da una visione settoriale a una sistemica, riconoscendo che la salute del pianeta dipende da un equilibrio delicato.

Di fronte a questo quadro complesso, il GEO-7 non si limita a diagnosticare i problemi, ma traccia anche un percorso concreto per il futuro. Le soluzioni proposte si basano su tre pilastri fondamentali. Il primo è la transizione verso un’economia circolare, un modello che mira a eliminare gli sprechi e a riutilizzare le risorse, trasformando i rifiuti in nuovi materiali e riducendo la pressione sugli ecosistemi.

Il secondo pilastro è una rapida e decisa transizione energetica, abbandonando i combustibili fossili in favore di fonti rinnovabili come il solare e l’eolico, per abbattere le emissioni di gas serra. Infine, il rapporto invoca una profonda revisione dei sistemi alimentari, promuovendo pratiche agricole sostenibili che proteggano il suolo, riducano il consumo di acqua e garantiscano cibo sano per tutti, minimizzando l’impatto ambientale.

La credibilità del “Global Environment Outlook” si fonda su un rigoroso processo scientifico. Alla stesura del documento hanno collaborato 287 scienziati di diverse discipline, provenienti da 82 Paesi, assicurando una prospettiva globale e multidisciplinare. Il loro lavoro è stato ulteriormente validato da oltre 800 revisori esterni, che ne hanno garantito l’accuratezza e l’imparzialità.

L’Italia ha fornito un contributo significativo, con la partecipazione di 12 esperti. Tra questi, spicca la presenza di tre giovani scienziate che hanno preso parte al progetto come “fellow”, un segnale importante dell’impegno delle nuove generazioni nella ricerca di soluzioni per un futuro più sostenibile.

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