NAPOLI – Come sia successo e per mano di chi, sono ancora elementi sconosciuti. Ma le caratteristiche, la storia e il valore della persona, delineano un quadro inquietante. Un ordigno ha distrutto l’automobile di Anna Ferrara, dirigente nazionale dell’associazione antiracket Sos Impresa per la legalità Aps. Una donna che ha fatto della lotta alla camorra uno stile di vita. Una donna che combatte ogni giorno, da anni, trovandosi spesso ad affrontare muro di omertà e silenzi delle istituzioni.
I fatti
Erano circa le 22,20 del 31 dicembre quando l’attenzione di Anna, che sedeva al tavolo insieme ai parenti per il cenone dell’ultimo dell’anno, è stata richiamata da un forte boato. Poi la verità emersa con tutta la sua spietatezza: un ordigno era esploso contro la Fiat Panda parcheggiata sotto casa sua, in via Gabriele Cirillo, a un soffio dalla basilica di Santa Maria della Neve e dal rione De Gasperi, fortino della camorra. L’ordigno ha prodotto la distruzione dell’auto e diversi danni alle abitazioni circostanti. Solo per un miracolo si sono evitati danni, anche più gravi, a persone e cose. Immediata la presa di posizione dell’associazione di cui Anna è un autentico baluardo.
Il commento di Sos Impresa
Sos Impresa ha fatto quadrato attorno alla sua referente: “La violenza e la vigliaccheria di questi personaggi non ha limiti e non deve essere tollerata. Le forze dell’ordine sono già al lavoro per individuare i responsabili del vile gesto intimidatorio”. Ieri mattina Anna Ferrara ha sporto regolare denuncia. L’automobile, o meglio, quel che resta della vettura, è stato posto sotto sequestro. Sul caso indagano i poliziotti del commissariato locale e i colleghi della Squadra Mobile. “Anna è una delle dirigenti di primo piano della nostra organizzazione nazionale e locale, ed è in prima fila da quindici anni nella lotta al racket nel quartiere di Ponticelli e di tutta la periferia a nord e ad est della città di Napoli – ha dichiarato il presidente nazionale di Sos Impresa Aps Luigi Cuomo, che ha espresso la solidarietà e la vicinanza di tutta l’associazione nazionale e regionale di cui si è fatto portavoce – Anna non è sola in questo momento e devono sapere tutti – ha continuato Cuomo – che colpire Anna significa colpire tutta la nostra organizzazione. Stiamo già collaborando con le forze dell’ordine per giungere la più presto all’individuazione dei responsabili e per l’affermazione della legalità e della sicurezza nel quartiere dove vive e lavora Anna”.
Sarà chiesto un incontro col Prefetto
Piena solidarietà e vicinanza è stata espressa anche dal vicepresidente vicario nazionale Pippo Scandurra, che ha proposto di riunire la presidenza nazionale dell’associazione a Ponticelli nei prossimi giorni. “Anna è una nostra dirigente validissima, ha dichiarato Pippo Scandurra, alla quale la nostra associazione ha di recente attribuito a Roma il riconoscimento nazionale nell’ambito del trentennale della nascita di Sos Impresa. Sarà chiesto un incontro riservato al prefetto di Napoli per valutare eventuali ulteriori iniziative utili e necessarie a tutelare la sicurezza di Anna e di quanti si battono quotidianamente a favore della legalità e della giustizia contro la camorra, il racket e l’usura nella nostra provincia”.
L’impegno nell’antiracket
Anna Ferrara combatte la camorra ogni giorno e spesso lo fa anche attraverso appelli pubblicati dalle colonne del nostro giornale. Il suo nome fa rima con “antiracket” e l’impegno che la contraddistingue, la sua forza, sono sotto gli occhi di tutti, a Ponticelli e in ambito nazionale. “Sarò costretta ad acquistare un’altra auto – ha commentato ieri – L’esplosione è avvenuta mentre eravamo a cena per festeggiare il Capodanno. Ci hanno fatto digerire”, commenta usando il linguaggio dell’ironia forse anche per stemperare un po’. Zero riferimenti alla possibile matrice dell’episodio (“ci sono indagini in corso”), tanta l’amarezza per una vicenda che ha scosso profondamente lei, i suoi parenti e le persone del posto.
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