Caserta, l’inflazione tarpa le ali ai saldi

CASERTA – “Il lavoro è poco e gli stipendi arrivano sempre in ritardo: non ci sarà ‘shopping’ quest’anno, al massimo qualche acquisto ma soltanto se troviamo qualche offerta veramente buona”: non sono affatto buone le prospettive per i saldi invernali del 2023, che inizieranno questo giovedì, tanto per i consumatori quanto per i commercianti. Tanti i problemi che gravano sulle speranze che i commercianti ripongono nella stagione di sconti straordinari. All’origine di tutto, però, c’è la condizione in cui vengono a trovarsi le famiglie. Come già visto durante il Black Friday, che pure non ha portato i risultati sperati nelle casse dei negozianti gli aumenti, tra bollette e prodotti oltre all’inflazione hanno ridotto non di poco i soldi a disposizione delle famiglie. A questo, poi, bisogna aggiungere che proprio durante la ‘settimana nera’, in molti hanno già approfittato di sconti e promozioni. Se poi ci si aggiunge l’alto livello di disoccupazione e sottoccupazione in Terra di Lavoro va da se che, per i due mesi previsti per le svendite, saranno in pochi ad approfittarne.

Gli effetti della crisi

“Purtroppo tra i regali di Natale e lo shopping delle feste non è rimasto molto da spendere – a parlare è Antonio Ianniello – Soprattutto considerando che già abbiamo visto forti aumenti. Soltanto per il cenone se n’è andato la metà del budget. Abbiamo visto i rincari sulle bollette ed ora pare che ad aumentare sarà anche la benzina. Quel poco che potremo spendere dovrà essere davvero per qualcosa di utile. Altrimenti non possiamo permetterci altre spese straordinarie”.

L’inverno caldo

A peggiorare le prospettive, forse anche più dell’inflazione galoppante, c’è poi il clima. Complice uno degli inverni più caldi dell’ultimo decennio, cala la speranza che i consumatori facciano ‘incetta’ dei capi stagionali. “Con questo caldo non ha senso comprare un cappotto pesante – sono infatti le parole di Antonio Biancardi – Questo anche senza voler considerare che vivendo in Campania gli inverni sono già particolarmente tiepidi. Ci ritroveremmo a comprare capi invernali che rimarrebbero nell’armadio fino all’anno prossimo, prendendo polvere. Non conviene, soprattutto se ci sono offerte migliori. Purtroppo i soldi a disposizione non sono molti, gli stipendi sono bassi e arrivano tardi. Per chi deve ancora pagare affitti e bollette arretrate sarà difficile potersi dedicare allo ‘shopping’ per i saldi invernali”.

Spese mirate

I consumatori non navigano in buone acque: spese mirate, guardando al risparmio e solo se davvero necessarie. Il caldo non gioca a favore e l’inflazione non aiuta. “Quest’anno non compreremo nulla per i saldi – commenta Arianna Piscopo – Il momento non è buono. Dal mondo del lavoro non arrivano rassicurazioni, anzi. In famiglia non guadagniamo abbastanza e abbiamo dovuto affrontare alcune spese improvvise, che ci hanno lasciato con poca scelta. Il 2023 inizia veramente male e purtroppo, con questo andazzo, non potrà che andare sempre peggio”. Il clima di sfiducia pesa sulle decisioni delle famiglie che, quest’anno, non prevedono grosse spese per i saldi invernali.
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