Angela Del Vecchio è stata eletta nuovamente presidente dell’ordine degli avvocati del Foro di Santa Maria Capua Vetere. Il risultato è giunto ieri al termine dei elezioni dopo il ritorno al voto degli iscritti al foro sammaritano in seguito alla decisione del Consiglio Nazionale Forense che accolse il ricorso presentato dall’avvocato Antonio Miraglia, escluso dalla competizione elettorale. Sono stati 1395 i voti riportati dalla già presidente dopo la precedente consultazione. Queste le altre preferenze: Antonio Mirra 1123, Tiziana Ferrara 1101, Crescenzo Di Tommaso 1100, Paolo Falco 1081, Gianmarco Carozza 1055, Bruno Amirante 1044, Maria Conforti 1032, Maria De Quattro 1014, Loredana Palumbo 994, Marco Gentile 981, Claudio Petrella 970, Laura Catalioti 942, Antonio Spallieri 919 (eletti per la maggioranza), Maria Orlando 367, Patrizia Barbato 338, Maria Celeste Cafaro 306, Fiorentina Orefice 256, Francesco Buco 240, Luciana Teresa Basilica 197, Giovanni Ianniello 175 (eletti per la minoranza). Voti anche per i non eletti Massimiliano De Matteo (158), Antonio Miraglia (146), Pietro Piccirillo (124), Domenico Bellopede (85), Felice Medici (82) e Angelo Maria Reccia (77). Le elezioni per il rinnovo dell’ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere si sono ripetute in quanto dopo un ricorso furono annullati sia la delibera di ammissione delle candidature sia quella di proclamazione degli eletti, con il trionfo del Movimento Dignità Forense guidato dalla riconfermata presidente Angela Del Vecchio. Il Cnf dispose quindi la ripetizione delle operazioni di voto con il reinserimento di Antonio Miraglia nell’elenco dei candidati (che sono rimasti i medesimi dello scrutinio annullato). Miraglia, che firmò il ricorso, era stato escluso dalla commissione elettorale in quanto non presentata personalmente e priva di delega, o meglio la delega sarebbe stata protocollata solo dopo il termine di presentazione. Per cui la commissione, all’unanimità, aveva dichiarato l’irricevibilità della candidatura. Miraglia impugnò, attraverso il proprio legale Luigi Iannettone, sia la non ammissione sia, dunque, la successiva proclamazione degli eletti chiedendo la ripetizione delle consultazioni delle toghe. Da quanto emerso, la candidatura di Miraglia sarebbe stata presentata da una delegata che aveva copia del documento di riconoscimento del candidato ma non la delega firmata. Così, Miraglia inoltrò alla collega una Pec prima delle ore 12 (termine per presentare le candidature). Il modulo, però, non potette essere stampato per il malfunzionamento della stampante in uso al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, costringendo la delegata ad allontanarsi per stampare il file e consegnarlo (a quel punto fuori tempo massimo). “Una conferma di fiducia quella che ci è stata accordata. La priorità è quella di riprendere subito il lavoro del Foro; il 18 luglio ci sono le prove per i professionisti, il 12 appuntamento per le novità sui procedimenti per i minori” ha commentato la Del Vecchio.