Washington (LaPresse/AFP) – Il Pentagono ha annunciato di voler cancellare 300 milioni di dollari di aiuti militari al Pakistan. A causa della mancanza di “azioni decisive” da parte di Islamabad a sostegno della strategia statunitense nella regione. Gli Usa hanno chiesto al Pakistan un’azione decisa contro i miliziani e gli estremisti nascosti nel paese. Il tenente colonnello Kone Faulkner ha comunicato che gli Usa continuano a “premere con il Pakistan perché affronti indiscriminatamente tutti i gruppi terroristici”. Ed ha aggiunto che la proposta di tagli agli aiuti è in attesa di approvazione da parte del Congresso. Altri 500 milioni di dollari di aiuti erano già stati eliminati all’inizio dell’anno.
A gennaio è stata sospesa la prima parte di assistenza alla sicurezza nel paese asiatico
La decisione degli Stati Uniti di sospendere l’assistenza nella sicurezza al Pakistan, per centinaia di milioni di dollari, è “controproducente”. Così il ministero degli Esteri pakistano, in una risposta dal linguaggio molto cauto alla mossa dell’amministrazione Trump. Nella dichiarazione, il Pakistan si dice “impegnato” con le autorità Usa e in attesa di ulteriori dettagli: senza fare riferimento alla decisione direttamente, avverte che “scadenze arbitrarie, pronunciamenti unilaterali” sono “controproducenti nell’affrontare minacce comuni”. Minacce emergenti, come la crescente presenza dello Stato islamico nella regione, rendono la cooperazione più importante che mai, afferma il governo pakistano, ricordando di avere combattuto diverse campagne contro gruppi islamisti locali e di avere perso migliaia di vite e speso miliardi di dollari nella sua lunga guerra contro l’estremismo. Washington, però, accusa Islamabad di ignorare o addirittura collaborare con gruppi che attaccano l’Afghanistan da basi in territorio pakistano, al confine tra i due Paesi.
