ROMA – Un vertice ristretto per trovare la quadra su alcuni discussi punti della Manovra. È quanto avvenuto tra il premier Giuseppe Conte e i suoi vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini che, dopo alcuni momenti di tensione, sembrerebbero giunti a diversi punti d’incontro e pronti, dunque, per Bruxelles.
Le parole del vicepremier Di Maio
Soddisfatto il pentastellato per il quale “è stato trovato un accordo su tutte le questioni: dalle pensioni d’oro al pagamento dei debiti da parte della pubblica amministrazione verso le aziende creditrici. E ancora alla riduzione delle tariffe Inail sino all’ecotassa solo per le auto extralusso e non per utilitarie. Inoltre, reddito di cittadinanza e quota 100 ci saranno nei modi e nei tempi già noti. C’è un’intesa anche su una ulteriore riduzione fiscale”.
Difficoltà sul nodo ‘coperture’
Sul nodo più importante da sciogliere, quello delle coperture per il 2,04% con cui puntare a evitare le sanzioni Ue, si sono però avute difficoltà per tutta la giornata. Nonostante da Palazzo Chigi fossero giunte rassicurazioni in merito, la strada sembrava ancora lunga per raggiungere un accordo. Solo il vertice allargato, al quale hanno partecipato anche il titolare del Mef Giovanni Tria, il ministro Riccardo Fraccaro e i viceministri al Mef Laura Castelli e Massimo Garavaglia, ha consentito di fare notevoli passi in avanti su diversi punti.
Gli accordi raggiunti nel vertice
L’imposta ‘ecotassa’ resta per le auto extralusso e i Suv ma non per quelle di piccola cilindrata. Mentre un ecobonus fino a 6mila euro viene introdotto per chi compra elettriche e ibride. Ok al taglio alle pensioni d’oro fino al 40%, a quello dei premi Inail (il totale è di 600 milioni) e all’innalzamento per i sindaci della soglia degli appalti diretti da 40mila a 600mila euro, norma quest’ultima che ha trovato l’appoggio concreto anche della Lega. No al bonus cultura per concerti e cinema. La Manovra inizia a prendere forma, a breve gli accordi definitivi: a Bruxelles basterà?