PALERMO – Nell’ambito dell’attività ispettiva doganale svolta nello scalo aeroportuale Falcone-Borsellino, i finanzieri della compagnia di Palermo-Punta Raisi e i funzionari dell’Ufficio delle dogane di Palermo hanno rilevato che alcuni imprenditori di etnia cinese, a fronte di debiti erariali per svariati milioni, non versavano nemmeno un euro nelle casse dello Stato. I conseguenti controlli valutari nei confronti di tali soggetti in partenza dallo scalo, condotti anche con l’ausilio del ‘cash dog’ Goro, cane specializzato nel contrasto al traffico di valuta, hanno consentito di rilevare l’esportazione di banconote di grosso taglio. Occultate infatti nei doppi fondi delle valigie e tra gli effetti personali.
La valuta è stata dichiarata dagli interessati destinata al pagamento in contanti a proprietari di abitazioni prese in affitto per i soggiorni nel periodo estivo. Nei confronti dei proprietari degli immobili, tutti italiani, sono quindi in corso ulteriori accertamenti da parte dei reparti territorialmente competenti. Per verificare la eventuale corresponsione di canoni di locazione in nero. L’ausilio dell’unità cinofila antivaluta si è rivelata particolarmente preziosa in due distinti interventi nei confronti di passeggeri in transito. Consentendo di rinvenire denaro contante per circa 25mila euro.
(LaPresse)