MILANO – Si spacciava come esorcista e medium in grado di esercitare poteri oscuri per fare ritornare insieme fidanzati e coppie, nel palermitano, a Montelepre. Era la figura chiave di un gruppo di 3 persone. Che, ad opera dei carabinieri, in indagini coordinate dalla procura di Trapani, sono finite in manette. Con l’accusa di violenza sessuale aggravata, nei confronti di giovani ragazze e di un minore di 14 anni, truffa aggravata. E induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
L’inizio delle investigazioni
Le investigazioni sono iniziate nell’ottobre dello scorso anno. E si sono sviluppate attraverso l’attività di intercettazione telefonica e delle conversazioni tra presenti registrate a bordo dei veicoli degli indagati. E’ stato risostruito il modus operandi per ottenere prestazioni sessuali anche attraverso violenza fisica o psichica nei confronti di persone offese tutte appartenenti ad un contesto socio – culturale particolarmente arretrato.
La confessione di un arrestato
Contributo determinante in tutta questa vicenda ha avuto uno dei due uomini arrestati. Un falso esorcista che si spacciava per uno che avesse i poteri di eseguire riti catartici finalizzati a intimorire le proprie vittime sino a condizionarne le scelte. E affermando, tra l’altro, di essere in grado di comunicare con i defunti, di scagliare anatemi ed esercitare poteri oscuri.
Il modus operandi del colpevole
Con questo stratagemma ha sfruttato lo stato di prostrazione psicologica in cui riduceva le proprie vittime per incidere sulla capacità di resistenza alle sue richieste sessuali o economiche. Soddisfatte anche attraverso la corresponsione di regalie anche di modestissimo valore. Per indurle, in alcuni casi ad avere rapporti sessuali contro la loro volontà.
Gli arresti a Palermo
Fra i 3 arrestati c’è una donna, anche lei in carcere. E che, oltre a rispondere del reato di corruzione nei confronti di un minore di età inferiore ad anni 14, è accusata di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La donna avrebbe avuto il ruolo di individuare giovani ragazze da avviare alla prostituzione. Per poi appropriarsi in alcune circostanze di parte del denaro corrisposto dai clienti.
Tra le accuse, induzione e favoreggiamento alla prostituzione
Uno dei 3 indagati, che verrà sottoposto agli arresti domiciliari, è un uomo ritenuto responsabile di aver favorito l’attività di prostituzione consumatasi all’interno della struttura ricettiva di Montelepre da lui di fatto gestita. Unitamente al titolare. Gli sarà contestato il reato di violenza sessuale aggravata continuata per aver indotto a consumare rapporti sessuali con lui, anche in cambio di regali di poco valore, una donna affetta da gravi disturbi psichici. E ricoverata presso una struttura sociosanitaria semiresidenziale.
(LaPresse/di Laura Carcano)