Papa ringrazia polizia: Custodite me e gente da pazzi che fanno stragi

Roma, 26 mar. (LaPresse) – Una vigile e discreta presenza che sostiene il Vescovo di Roma nel suo ministero pastorale. Il Papa in Sala Clementina incontra e ringrazia i dirigenti e il personale delliIspettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano e si dice certo di poter contare sulla loro preziosa collaborazione in tante e diverse occasioni.

“Lavorate per custodire la gente, per custodire me: non so come ringraziarvi, voi siete dei custodi”. Questo è l’elogio di Papa Francesco. “Questa gente si sacrifica per custodire, custodire il Papa ma anche custodire la gente, perché non ci sia qualche pazzo che faccia una strage e rovini tante famiglie”, ha commentato Francesco, che ha ripetuto più volte il verbo “custodire” per sintetizzare la missione delle Forze di polizia. “Io ho pensato al custodire di Giuseppe”, ha proseguito Francesco a proposito del dono scelto per i presenti: “Io vorrei in questa Pasqua donarvi quest’immagine di san Giuseppe, il custode di Gesù, perché voi la portiate con voi, decidendo dove metterla. È un dono dal cuore, vorrei esprimere con questo la mia gratitudine”.

Altro merito degli uomini dell’Ispettorato è quello di garantire una “discreta ed efficace opera di sorveglianza” per le migliaia di pellegrini che ogni giorno si trovano a visitare la tomba dell’apostolo Pietro, vivendo così questa forte esperienza di fede, con grande serenità. Un “servizio” che ogni giorno trae linfa da ideali civili e umani, propri dei membri della polizia italiana, ma soprattutto dalla perenne verità del Vangelo.

Il capo della polizia, Franco Gabrielli, salutando Sua Santità ha parlato delle sfide future della polizia. “La minaccia è incombente- ha sottolineato – , ma gli uomini e le donne della polizia sapranno fare argine a tutto quanto di male è intorno a noi”. “Viviamo tempi difficili -ha concluso – ma forse la memoria è corta. La nostra storia è fatta di momenti difficili: la differenza la fa il comportamento di ciascuno di noi”.

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