MILANO – Ancora pioggia di medaglie per l’Italia alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, con il nuoto grande protagonista insieme alla scherma. In totale sono 26 i podi conquistati dagli atleti azzurri in Giappone. Trascinata da una grande Bebe Vio, l’Italia conquista la medaglia d’argento nel fioretto a squadre femminile migliorando così il bronzo di quattro anni fa a Rio de Janeiro. In finale, il terzetto azzurro composto da Bebe Vio, Loredana Trigilia e Andreea Mogos si è dovuto arrendere alla Cina per 45-41. Per l’Italia è la 94/a medaglia nella storia della scherma paralimpica. Per Bebe Vio è invece la seconda medaglia personale, dopo l’oro nell’individuale conquistato ieri. Un’altra Paralimpiade da ricordare per la campionessa veneta, che ieri ha rivelato come in Primavera ha rischiato di perdere un braccio per una grave infezione.
La parte del leone l’ha fatta ancora il nuoto azzurro, che all’Aquatics Centre di Tokyo ha letteralmente sbaragliato la concorrenza. Nel giro di qualche ora sono arrivate ben sei medaglia, di cui 3 sono d’oro. Nei 50 stile libero di classe S9, Simone Barlaam ha fatto registrare la miglior prestazione, fermando il tempo sul 24.71, nuovo record paralimpico. Il milanese ha preceduto, al traguardo, Denis Tarasov, della RPC (24.99) e lo statunitense Jamal Hill (25.19). “Per fortuna sono riuscito a prendere questo oro, mamma mia. Ho completato la tripletta, ora mi godo questo podio per qualche ora e poi testa alle gare di domani”, ha dichiarato Barlaam. Oro anche per Arjola Trimi nei 50 rana S3. La lombarda ha nuotato in 51.34, 3.77 più veloce della britannica Ellie Challis della atleta della RPC Iulia Shishova. “Questo oro per me significa tantissimo, ho dovuto fare della resilienza il mio punto di partenza. Significa che ho fatto qualcosa di importante”, ha commentato l’azzurra.
Thrilling il terzo oro conquistato dall’Italia nella 4×100 stile libero femminile -34 punti. Le azzurre Xenia Palazzo, Vittoria Bianco, Giulia Terzi e Alessia Scortechini hanno chiuso con il tempo di 4.24.85, davanti ad Australia e Canada. Squalificati Usa e Gran Bretagna, che hanno poi visti respinti i ricorsi dopo una lunga attesa. “Abbiamo dato il massimo, più di questo non potevamo fare”, hanno dichiarato in coro le azzurre. “Speravamo in una medaglia ma mai pensavamo ad un oro”, hanno aggiunto. Nei 400 stile libero S7, Giulia Terzi ha ottenuto la medaglia d’argento con il tempo di 5:06.32. Il secondo argento arriva invece grazie alla prova di Giulia Ghiretti nei 100 rana SB4. Nei 50 stile libero S13, infine, Carlotta Gilli vince la sua quarta medaglia a questi Giochi con il tempo di 27.07. “La Federazione ha fatto un lavoro straordinario. Questi risultati non avvengono per miracolo, sono frutto di lavoro di semina, di sacrifici”, ha commentato soddisfatto Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico.
Azzurri protagonisti anche nel paratriathlon e nel judo, con i bronzi conquistati da Giovanni Achenza e da Carolina Costa. L’atleta sardo ha completato le sue tre prove con il tempo complessivo di 1 ora 2 minuti 5 secondi, alle spalle del vincitore e medaglia d’oro, l’olandese Jetze Plat (57:51), e dell’austriaco Florian Brungraber (59.55) medaglia d’argento, bissando il bronzo di Rio. “Un grazie ad Alex Zanardi, perchè oggi ho corso con le sue ruote e questo mi ha dato una grande spinta per arrivare al podio”, ha commentato Achenza. “Speravo in una medaglia d’argento, a dire la verità, ma è arrivato questo terzo incomodo, l’austriaco, che è giovanissimo e proviene dalla wheelchair”, ha aggiunto. Nel judo la Costa ha conquistato la sua medaglia battendo con un ippon l’ucraina Anastasiia Harnyk nella finale di consolazione. “Sono abbastanza emozionata e allo stesso tempo stanca, dopo cinque anni di preparazione e di ottimi risultati devo dire che anche se non è arrivato l’oro per me questo è comunque oro. La dedico a mio padre”, ha commentato emozionata l’azzurra.
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