Paralimpiadi, Italia da record: 65 medaglie, meglio di Seul ’88

Valanga Azzurra alle Paralimpiadi di Tokyo. La decima giornata dei Giochi regala al team italiano la 65esima medaglia, grazie ai risultati ottenuti nell'atletica, nel nuoto e nella canoa.

Foto Paolo Giandotti/Ufficio Stampa Quirinale/LaPresse

MILANO – Valanga Azzurra alle Paralimpiadi di Tokyo. La decima giornata dei Giochi regala al team italiano la 65esima medaglia, grazie ai risultati ottenuti nell’atletica, nel nuoto e nella canoa. L’Italia si conferma così al nono posto nel medagliere generale, un’edizione da ricordare e che nelle ultime due giornate potrà arricchirsi di ulteriori metalli preziosi. Intanto è stato già nettamente battuto il primato di Seul ’88 con 58 medaglie. Delle 65 medaglie azzurre, ben arrivano 39 dal nuoto che oggi ha chiuso i battenti all’Aquatics Centre. “Con questa giornata di gare si chiude il sipario su una stratosferica spedizione dei nuotatori azzurri qui a Tokyo 2020. Senza parole, soltanto un infinito grazie. Siete stati tutti meravigliosi, nessuno escluso: medagliati e non, tecnici, accompagnatori e tutto lo staff”, ha commentato il presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli sui social.

Protagonisti in piscina oggi ancora Stefano Raimondi e Giulia Terzi, che hanno conquistato rispettivamente la sesta e la quinta medaglia personale. Dopo l’oro nei 100 rana, gli argenti nei 100 dorso, 100 farfalla, nella staffetta 4×100 stile libero e il bronzo nei 100 stile libero, Raimondi ha conquistato oggi anche il secondo posto nei 200 misti SM10 grazie al tempo di 2.07.68. Oro con record paralimpico all’ucraino Krypak in 2.05.68. “Sono veramente felice anche del mio tempo, anche se pensavo di stare sotto i 2 e 7 ma dopo una settimana di gare va assolutamente bene”, ha commentato Raimondi. Poco dopo Terzi ha ottenuto il terzo posto nei 50 farfalla S7: 34.32 il suo tempo, 1.33 di ritardo dalla vincitrice della gara, la canadese Dorris. La terza medaglia, per il nuoto, è arrivata grazie a Monica Boggioni, bronzo nei 200 misti SM5 con 3.39.50. Ultimo podio della giornata quello della staffetta 4×100 mista composta da Riccardo Menciotti, Stefano Raimondi, Simone Barlaam, Antonio Fantin e Federico Morlacchi. Gli azzurri chiudono in 4.11.20, alle spalle di Russia e Australia.

Nella notte italiana le altre medaglie, due dall’atletica e una dalla canoa. Nello stadio olimpico di Tokyo luci della ribalta per la capitana Assunta Legnante e il mezzofondista Ndiaga Dieng, capaci di vincere un argento e un bronzo nelle rispettive specialità. La lanciatrice non vedente, con già all’attivo un altro sigillo d’argento nel disco F11, è seconda nel lancio del peso con la misura di 14.62 metri. “Peccato per il terzo lancio nullo”, ha commentato la campionessa azzurra. “Non posso dire di non averci provato, ma provarci e non riuscirci non è sufficiente”, ha aggiunto. In pista invece, c’è stata la rivincita di Ndiaga Dieng dopo il quinto posto nei 400 metri. Questa volta l’atleta di origine senegalese ci cimenta sui 1500 T20, la specialità di elezione. E anche qui trova un bronzo speciale frutto di una gara perfettamente controllata nei dettagli tecnici e un crono di 3:57.24, dietro al britannico Owen Miller, oro, e al russo Alexandr Rabotnitskii, argento. “Sono contentissimo veramente. Ho lavorato tanto per questi 1500 per puntare sempre più in alto, e le mie gambe e le mie capacità mi hanno dato questo risultato”, ha dichiarato l’azzurro. Domani, ultimo giorno di gara per la Nazionale italiana, è il turno del “trio delle meraviglie” Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini.

L’undicesima disciplina ad andare a segno questa mattina a Tokyo è stata la canoa, grazie al bronzo conquistato da Federico Mancarella nel kayak singolo 200m KL2 al Sea Forest Waterway. Si tratta della prima, storica medaglia per la Fick, che ha fatto esordio nel mondo paralimpico a Rio 2016. Nella finale si è piazzato terzo in 42.574, alle spalle dell’australiano Curtis McGrath e l’ucraino Mykola Syniuk. Un regalo di compleanno anticipato visto che domani compirà 29 anni. “Sono molto contento del lavoro che abbiamo fatto con Gianni Anderlini, che è diventato il mio allenatore da poco. Una dedica speciale va a lui per il lavoro che abbiamo fatto in quest’anno e mezzo, per averci creduto, per aver lottato ed essere stato coerente col percorso iniziato”. ha dichiarato euforico Mancarella. Da segnalare, infine, che la nazionale femminile di sitting volley ha chiuso la sua prima partecipazione ai Giochi Paralimpici al sesto posto, battuta oggi dalle campionesse mondiali della Russia (RPC) 1-3 (25-22, 23-25, 23-25, 14-25).

LaPresse

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