PIEDIMONTE MATESE – I carabinieri hanno posto sotto sequestro un’intera ala del grosso centro commerciale Cotton Village di Piedimonte Matese. In particolare a finire sotto chiave è stato il grande parcheggio ospitato in una vasta area di pertinenza del centro commerciale, con la sottostante area di deposito che era stata creata dai gestori dell’annesso ristorante. A firmare l’ordinanza è stato il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta del procuratore capo Maria Antonietta Troncone.
Dettagliato il resoconto che ha diffuso la stessa Procura per spiegare l’operazione portata a termine questa mattina: in azione i carabinieri forestali di Piedimonte, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo dell’intera area pertinenziale al centro commerciale di Piedimonte Matese ‘Cotton Village’, oggetto dell’ampliamento autorizzato con permesso di costruire n. 1107448 del 05.06.2018 rilasciato dal Comune di Piedimonte Matese.
L’ordinanza colpisce in particolare C.V., committente di fatto delle opere e proprietario del centro commerciale Cotton Village; V.F., progettista e direttore dei lavori nonché tecnico rilevatore; e A.D.A, committente di diritto delle opere. “I predetti, all’esito delle investigazioni, sono risultati gravemente indiziati, in concorso tra loro, con condotta perdurante, di aver realizzato in zona vincolata paesisticamente e sismica un’area pertinenziale al centro commerciale Cotton Village cambiandone la destinazione d’uso
da parcheggio coperto in un locale ufficio di circa 18 metri quadrati con controsoffitto e pavimentazione e altezza 2,57 metri, in un deposito merci attrezzato e funzionalmente collegato al negozio interno al centro commerciale per quasi tutta la superficie utile, con illecita realizzazione di volumi utili relativi, e di altezze superiori a quelle previste normativamente (2,50 metri), e in ulteriore superficie utile, in assenza di autorizzazione, destinandola a terrazza attrezzata, collegata all’esercizio di ristorazione interno al centro commerciale, sfruttando arbitrariamente la copertura del corpo di fabbrica sovrastante l’area adibita a parcheggio, installandovi tralicci in acciaio bulllonati al suolo, realizzando un incremento di volumetria non assentito consistente in una costruzione in legno di circa 10,5 metri quadrati per 3 metri di altezza con relative componenti impiantistiche (costruzioni per le quali già era stata emessa ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi perché prive di autorizzazione sismica e edilizia in data 25.07.2016 e poi in data 03.12.2019)”. In questo modo avevano anche variato “la destinazione d’uso anche della copertura di fabbrica sovrastante il parcheggio, destinata esclusivamente all’accesso ai fini di manutenzione; il tutto anche in violazione della normativa antincendio e antisismica”.
“Anche i Vigili del Fuoco hanno evidenziato che, rispetto al progetto approvato, l’autorimessa al piano terra, destinata al parcheggio al solo servizio degli avventori del centro commerciale, avrebbe dovuto essere compartimentata e separata dall’area di vendita con una parete divisoria, senza porte, con resistenza al fuoco certificata Rei120. Inoltre, al piano primo il lastrico solare (solaio scoperto con funzione di copertura) avrebbe dovuto essere separato dal percorso di esodo verso le due scale di emergenza provenienti dall’interno del centro commerciale (dove è sita una sala cinema ubicata al piano primo) con una barriera o ringhiera che non risultava realizzata al momento dei sopralluoghi”.
Il gip ha concesso, per dieci giorni, a partire dall’esecuzione del sequestro, la facoltà d’uso limitatamente ai locali adibiti ad ufficio e a deposito, al solo fine di consentire ai gestori dell’esercizio commerciale di asportare le merci ed i macchinari riposti negli spazi adibiti a deposito merci.