Il Parco Nazionale della Sila, cuore verde della Calabria, ha avviato un’imponente campagna di riforestazione che vedrà la messa a dimora di 50.000 nuovi alberi. L’iniziativa, presentata come una delle più ambiziose degli ultimi anni per la regione, ha l’obiettivo primario di contrastare gli effetti del cambiamento climatico e il progressivo inaridimento del suolo.
Il progetto si è concentrato su aree specifiche del parco che hanno subito danni a causa di eventi meteorologici estremi e di incendi passati. La selezione delle specie vegetali è stata meticolosa e ha privilegiato esclusivamente essenze autoctone, in grado di adattarsi perfettamente all’ambiente montano silano. Tra queste spiccano il pino laricio (Pinus nigra ssp. laricio), simbolo stesso del parco, e il faggio (Fagus sylvatica), fondamentali per la stabilità dell’ecosistema locale. Questa scelta garantisce non solo una maggiore probabilità di attecchimento, ma anche il pieno rispetto della biodiversità originaria.
L’operazione è stata resa possibile grazie a una sinergia tra l’Ente Parco, la Regione Calabria e diverse associazioni ambientaliste che hanno mobilitato decine di volontari. Le prime piantumazioni sono già state completate nelle scorse settimane, segnando l’inizio di un percorso che si svilupperà nei prossimi tre anni. Le attività includono non solo la messa a dimora, ma anche un piano di manutenzione e monitoraggio per assicurare la crescita sana delle giovani piante.
I benefici attesi sono molteplici e vanno ben oltre l’aspetto paesaggistico. Il nuovo manto boschivo contribuirà in modo significativo all’assorbimento di anidride carbonica, alla stabilizzazione dei versanti e alla prevenzione del dissesto idrogeologico, un problema particolarmente sentito in Calabria. Inoltre, la ricostituzione di habitat forestali favorirà il ritorno e la protezione di specie animali simbolo del parco, come il lupo appenninico, il capriolo e diverse specie di avifauna.
Il finanziamento del progetto rientra in un quadro più ampio di politiche ambientali, sostenuto in parte da fondi europei destinati alla transizione ecologica e alla tutela della biodiversità. L’intervento nel Parco della Sila si configura come un esempio virtuoso di come le azioni locali possano contribuire agli obiettivi globali di sostenibilità, in linea con le direttive del Green Deal europeo.
Questa iniziativa non rappresenta solo un intervento tecnico, ma un investimento a lungo termine per il futuro del territorio. La riforestazione della Sila lascerà un’eredità tangibile alle prossime generazioni: un ambiente più sano, resiliente e ricco di vita, a testimonianza di un impegno concreto per la salvaguardia del nostro patrimonio naturale.





















