NAPOLI – Mancano ormai 7 giorni alla Santa Pasqua ed è ora di prepararsi a festeggiarla al meglio, e nel rispetto del nostro pianeta. Agnello, uova di cioccolato, casatiello e decorazioni non possono mancare nelle nostre case, ma spesso compriamo senza fare attenzione ai danni che arrechiamo alla Terra con piccoli gesti che sembrano innocui. Ecco i segreti per una Pasqua ‘verde’.
AGNELLO
Ogni anno è guerra aperta tra i sostenitori della tradizione e le associazioni animaliste che si battono contro la mattanza degli agnelli. Molti considerano l’allevamento degli agnelli tra le pratiche meno crudeli per gli animali. Perché gli ovini si cibano nei pascoli, all’aria aperta, quindi non c’è bisogno di mangime. I pastori inoltre ne fanno una questione di sopravvivenza del gregge. Occorre necessariamente ridurre il numero di esemplari maschi per poter salvare il gruppo. Di norma il rapporto maschi-femmine deve essere all’incirca di 1 a 30. Quando il numero di maschi sale gli esemplari tendono ad entrare in conflitto, con vere e proprie guerre di dominio, con gli arieti che arrivano ad uccidersi tra loro. A livello ambientale la soluzione migliore è quella di non eliminare completamente il consumo di carne d’agnello dalla propria dieta, ma di ripensarlo in maniera etica. Meglio rivolgersi agli allevatori e alle macellerie ‘di prossimità’ evitando la grande distribuzione e gli allevamenti intensivi. Poi occorre imparare a consumare ogni parte dell’animale, per evitare sprechi inutili e dannosi. Se tutti richiedono il cosciotto ci sarà bisogno di uccidere molti più animali. In generale è ecologicamente sostenibile mangiare meno carne d’agnello e di qualità migliore.
CIOCCOLATO
Le produzioni di zucchero e cacao rappresentano un danno importante per il pianeta, così le uova di Pasqua della grande distribuzione finiscono nel mirino delle associazioni ambientaliste. Cacao e zucchero, insieme a olio di palma, soia e allevamenti bovini, sono le più importanti cause della deforestazione e della perdita di habitat per gli animali. Meglio acquistare un uovo di Pasqua che abbia un basso impatto con cacao e zucchero provenienti da filiere equo solidali e da agricoltura biologica che garantiscono il rispetto delle condizioni di lavoro degli agricoltori e un basso impatto delle coltivazioni sull’ambiente e la biodiversità.
UOVA COLORATE
Le uova colorate sono un grande classico pasquale. Decoriamole in modo naturale, evitando materiali sintetici e tossici, così potremo anche mangiarle con zero sprechi. Possiamo farlo con frutta, verdura e spezie. Per tingere le uova bisogna tagliare due o tre tazze di frutta, verdura o erbe (in base alla tonalità che intendiamo realizzare), immergerle poi in una pentola con un litro d’acqua e portare il tutto ad ebollizione. Poi vanno aggiunte le uova all’acqua bollente per circa 10 minuti, fino a quando non saranno completamente sode. Per renderle brillanti dopo la cottura può essere utile passare dell’olio vegetale sulla superficie. Se si vogliono realizzare dei disegni bisogna mettere le uova in una calza, ponendo tra il nylon e la superficie dell’uovo foglie e fiori e poi stringere forte in modo da far aderire bene. Per realizzare il rosa e il rosso si possono utilizzare barbabietola, cavolo rosso, tè rosso, karkadè e anche l’hennè puro. Curcuma, zenzero e zafferano tingono le uova di giallo, mentre per realizzare il blu servono delle bacche di mirtillo. Per realizzare il verde si possono usare spinaci oppure prezzemolo, per l’arancione bisogna far bollire bucce di cipolla o paprika. Il marrone viene fuori da caffè, cacao e tè nero, mentre il viola da succo d’uva e vino rosso.
CASATIELLO
Il casatiello è il piatto del riciclo, ideale per impiegare al meglio gli scarti di cibo. La preparazione è un’ottima soluzione per riciclare i salumi e i formaggi avanzati che abbiamo dimenticato in frigo, facendo così in modo che non finiscano nella pattumiera. Realizzando la ricetta possiamo riciclare anche le uova che abbiamo tinto con frutta e verdura per abbellire casa. Se le uova sono state colorate in modo naturale non abbiamo problemi ad utilizzarle anche in cucina perché non ci sono materiali tossici.