Pasquetta, barbecue sotto accusa

Lo studio dell’Università di Manchester: una grigliata per 4 persone inquina quanto un viaggio di 130 chilometri in auto. La versione green: no alla carbonella e attenzione alla cottura del cibo

Non è una Pasquetta tradizionale, sarà molto simile a quella dello scorso anno, quando eravamo ristretti in casa per il lockdown. L’Italia intera sarà in zona rossa, quindi niente gite fuori porta né pic-nic in campagna. Dovremo rimanere in casa, chi ha la fortuna di avere giardini e ampi terrazzi potrà stare all’aperto ma cercando di evitare il più possibile i contatti con gli altri. Niente ‘scampagnata’, potremo però cercare di rivivere la perfetta atmosfera del Lunedì in Albis organizzando una ricca grigliata. Ma siamo sicuri che il barbecue sia una pratica ecologica?

Inquinamento
Secondo uno studio condotto dall’università di Manchester, e presentato nel 2019 alla Royal Society Summer Science Exhibition, una grigliata per quattro persone è inquinante quanto uno spostamento in macchina di ottanta miglia (circa 130 chilometri). E non è l’unico studio che testimonia i danni del barbecue. Nei primi anni duemila il Natural Resources Defense Council ha analizzato che il consumo inferiore del 19% di manzo ha contribuito a diminuire notevolmente le emissioni di gas serra che altrimenti sarebbero state pari a quelle prodotte da 39 milioni di automobili.
Numeri importanti che hanno indotto i partiti ambientalisti di tutto il mondo a pensare di regolamentare le emissioni da grigliate. In Gran Bretagna il consiglio comunale di Brighton & Hove, guidato dai Verdi, ha proposto una serie di limitazioni come vietare le grigliate sulla spiaggia, nei parchi e negli spazi aperti. Si tratta di un divieto inserito in un piano più ampio che ha l’obiettivo di rendere la località a emissioni zero entro il 2030.

LEGAMBIENTE
Anche in Italia la grigliata è sotto accusa. “Il barbecue – dice il presidente di Legambiente Stefano Ciafani – produce inquinamento a livello locale, il tema è soprattutto estivo e incide sull’inquinamento da ozono. Qui, però, si rischia di indicare la Luna e guardare il dito. Se vogliamo combattere la crisi climatica, dobbiamo fare una guerra senza quartiere alle fonti fossili. Le principali fonti di emissioni in atmosfera di gas climalteranti sono impianti di produzione di energia, trasporto di merci e persone, industria e così via. Ai barbecue, penserei tra una ventina di anni”.

GRIGLIATA GREEN
Per non rinunciare alla grigliata basta renderla più green, riducendo l’impatto sull’ambiente. I barbecue a propano, a gas ed elettrici sono molto più ecologici di quelli tradizionali in carbone o legna perché hanno una emissione minore nell’atmosfera di gas inquinanti. Un barbecue a basso impatto ecologico va realizzato scegliendo con cura il cibo, concentrandosi sulla qualità più che sulla quantità. E’ indispensabile evitare inutili sprechi di cibo che danneggiano le tasche e anche l’ambiente. Per scongiurare danni alla salute, bisogna evitare di carbonizzare il cibo facendolo cuocere troppo a lungo. Secondo gli esperti per una cottura a regola d’arte la temperatura della brace deve sempre essere inversamente proporzionale alla grandezza degli alimenti.

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