NAPOLI – Enrico Letta sceglie Francesco Boccia come commissario in Campania. Un big del Partito, il responsabile nazionale Enti locali, per gestire una grana tremenda. Una decisione di peso che riesce nell’impresa di scontentare tutti o quasi. Letta ha accantonato in extremis i nomi di Vito De Filippo e di Roberta Pinotti e deciso di ridere al Pd in Campania una voce forte dopo i tanti silenzi dei segretari deluchiani Assunta Tartaglione e Leo Annunziata (che di recente si sono passati il testimone alla Scabec). E questo non piacerà a De Luca che con Boccia in passato qualche scontro a distanza lo ha avuto. E soprattutto al governatore non piacerà che ci sia un big a gestire le candidature alle Politiche. Fuoco e fiamme in vista. Letta ha preso questa decisione dopo il fallimento dell’operazione di De Luca e Mario Casillo che hanno provato a consegnare la segreteria a Stefano Graziano. L’operazione è stata affossata da Umberto Del Basso De Caro in primis e poi da Gennaro Oliviero che ha inferto il colpo di grazia completando le dimissioni di massa dall’assemblea che è stata sciolta e, appunto, commissariata. L’indicazione di Boccia scontenta pure loro. Il leader dem è il marito di Nunzia De Girolamo, che con Del Basso De Caro ha rapporti a dir poco pessimi. Vincitori e vinti della partita della segreteria, insomma, non brindano all’arrivo di Boccia. L’unico a far festa è il segretario napoletano Marco Sarracino: “Auguri di buon lavoro al nuovo commissario del Pd campano. Il partito di Napoli sarà al suo fianco e lo sosterrà nel lavoro di rinnovamento e ricostruzione del partito regionale. Abbiamo importanti sfide da vincere, come quella del lavoro, dello sviluppo ecosostenibile e della lotta alla crimininalità organizzata”. Evidentemente il ministro Andrea Orlando, riferimento nazionale di Sarracino, ha messo lo zampino nell’indicazione e ora il segretario metropolitano vede più vicino un posto in Parlamento. Svolta anche a Caserta, dove il caos tesseramento, ha portato al commissariamento. Esce di scena il sindaco di San Tammaro Emiddio Cimmino. A guidare il partito di Terra di Lavoro verso la ‘normalizzazione’ sarà il deputato Matteo Mauri, già sottosegretario e viceministro degli Interni e commissario Pd a Latina. La nomina di Mauri, un passato recente nella corrente degli ex ministri Martina e Delrio, accontenta per ora la presidente uscente del Pd provinciale Camilla Sgambato: “La comunità democratica casertana ha bisogno di ritrovare i luoghi di discussione e l’entusiasmo per riprendere l’iniziativa politica sui territori. Sarò loro vicina per la ricostruzione del partito e per tutte le sfide che avremo di fronte” ha fatto sapere l’ex parlamentare. Anche lei della stessa area di Sarracino. E non è un caso.