Disastro annunciato ed ennesima figuraccia per il Pd casertano e campano. La commissione regionale riunita ieri non ha approvato l’anagrafe degli iscritti e il presidente dell’organismo, l’europarlamentare Franco Roberti (nella foto), ha annunciato le sue dimissioni. Dopo giorni di rinvii e trattative, non si è trovata comunque l’intesa sui criteri da seguire: si è andati al voto e, come ampiamente previsto, i favorevoli all’approvazione non sono riusciti a ottenere la necessaria maggioranza di due terzi dei componenti, ma si sono fermati a uno striminzito 6-5, con Roberti astenuto (e, a quanto pare, molto contrariato). A votare contro sono stati gli esponenti delle mozioni Schlein e Cuperlo. In provincia di Caserta, quindi, il partito non ha nessun iscritto e ne consegue che il congresso regionale salterà, in quanto non si può andare al voto con una platea incompleta. Resta quindi a casa il candidato unico alla segreteria regionale Rosetta D’Amelio e per il commissariamento del partito in Campania e nel Casertano manca solo la firma di Elly Schlein (che all’atto dell’insediamento aveva avuto parole dure contro le irregolarità del tesseramento). Ieri, prima dell’inizio della seduta di commissione, il tesoriere nazionale Michele Fina aveva scritto a Roberti, avvisandolo che sono in corso le verifiche del tesseramento in modo da liquidare a ogni federazione le somme spettanti, per cui il congresso campano sarebbe stato da rinviare: indicazione non rispettata e problema ormai superato, visto che sarà un delegato del segretario nazionale a occuparsi della questione.
Si conclude così la telenovela del tesseramento, iniziata con i tagli alle iscrizioni non stipulate secondo le regole dettate dai vertici nazionali del partito. Le cause di esclusione dal tesseramento sono state tre: in alcuni casi sono state stipulate più di 3 tessere per ogni bancomat o carta di credito; in altri sono stati operati bonifici multipli attraverso le tabaccherie; e infine, viene contestato il ricorso alle carte prepagate. Contro questa decisione (che ha riguardato circa 3700 tessere su un totale di 6800) 229 esclusi hanno presentato un ricorso (primo firmatario il componente della commissione regionale Franco De Michele, oltre al presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero) al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha sospeso il tesseramento. A questo punto, la commissione provinciale di Caserta (presieduta da Franco Gatto) ha azzerato le iscrizioni e il tribunale ha dichiarato cessata la materia del contendere. E’ iniziata così la ricerca di una soluzione in grado di accontentare tutti, ma evidentemente l’accordo con si è trovato. Inutile anche la nomina di una sottocommissione con un componente per ogni mozione.
Con il commissariamento la Schlein controllerà strettamente il partito in Campania: al posto della D’Amelio, deluchiana di stretta osservanza, ci sarà un suo nome di fiducia: si parla dell’ex ministro Giuseppe Provenzano.
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