Pd, Orlando ironizza: “Cambiare nome ma avere la stessa linea, piano perfetto”

Orlando chiede a Martina un congresso in 2 tempi

Foto Piero Cruciatti / LaPresse in foto Andrea Orlando

Roma (LaPresse) – “Cambiare nome e tenere la stessa linea,la stessa classe dirigente, la stessa cultura politica. Un piano perfetto”. Così Andrea Orlando (Pd) risponde ironico a Francesco Nicodemo che si chiede: “Spiegatemelo come se avessi 6 anni, perché non ci arrivo davvero. Il problema del PD è il nome o i gruppi dirigenti, bisogna cambiare il primo o o secondi? Perché a me pare una discussione surreale”.

Orlando chiede a Martina un congresso in 2 tempi

“Caro Maurizio, mi rivolgo a te per chiederti di aprire da subito la fase congressuale. Non si tratta di fissare una data per una gazebata in fretta e furia. Dopo la frattura che si è prodotta con il nostro popolo, abbiamo invece bisogno di un congresso rifondativo, oserei dire costituente. Di certo non possiamo celebrare un congresso ordinario, con le regole tradizionali stabilite nel nostro statuto”. Così Andrea Orlando in una lettera inviata al segretario Pd Maurizio Martina e pubblicata sull’Huffington Post.

“Cambiamo dunque le regole attuali per lo svolgimento del congresso come, peraltro, da mandato dell’assemblea nazionale di luglio che ti ha eletto Segretario – precisa l’ex Guardasigilli -. Cambiare le regole non significa dilazionare i tempi, ma anzi anticiparli. Subito dopo questo ottobre di discussione libera, si convochi l’Assemblea per avviare il percorso congressuale. Un congresso vero, da svolgere in due fasi e da concludere entro marzo 2019”.

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