FIRENZE – Pd, Rossi: “Zingaretti può essere la svolta per un processo unitario della sinistra”. “E’ stato eletto Zingaretti, io non sono andato a votare e ho detto che chi poteva e voleva poteva farlo. Mi pare che sia la persona che abbia intenzione di riaprire la discussione e il processo unitario all’interno della sinistra. E questo è bene, all’interno di una sinistra plurale. Questa può essere la svolta”. Così, questa mattina a Firenze, a margine della firma del patto per l’economia circolare con il distretto del cuoio, il presidente della Toscana, Enrico Rossi. Che ha commentato la vittoria di Nicola Zinagretti alle primarie del Pd.
“Sono fuori dal Pd – ha ricordato Rossi -, sono uscito sotto le urla di ‘fuori, fuori’. Ma penso che la sinistra oggi possa essere un grande accampamento dove stanno più tende, più gruppi, che però convergono, si ascoltano, dialogano senza bastonarsi e lavorano su obiettivi comuni. Ho partecipato alla manifestazione contro il razzismo a Milano. Ieri poi c’è stata questa forte partecipazione della sinistra, una sinistra ampia. A votare sono davvero in tanti, anche tanti che si riavvicinati per questa occasione al Pd. Perché hanno colto l’opportunità di cominciare a lavorare per ricostruire la sinistra. Mi pare che questa opportunità adesso è in campo”.
“Per quello che mi riguarda – ha aggiunto – continuerò a dire quello che penso. Credo che noi si debba dare vita a un’area che si ispiri, che si richiami al socialismo. E deve essere un’area culturale e politica che sta dentro questo dibattito e pesa dentro questo dibattito. Sottolineo questa idea della sinistra come un accampamento, la riductio ad unum non funzionerebbe, non ha funzionato. E se si pensa a questo c’è il rischio di un contraccolpo. Intanto apprezzo il risultato delle primarie del Pd, apprezzo la manifestazione di Milano. La sinistra esiste e chi ci aveva dato per morti ha fatto male i conti. C’è un travaglio, siamo anche noi parte di questo travaglio – ha concluso -, però ci sono anche prospettive importanti per il futuro per ridare al Paese un’alternativa e per produrre un cambiamento vero di cui c’è bisogno, soprattutto in tema di giustizia sociale”.
(LaPresse)