Pediatri: per i bimbi nati al Sud +50% rischio di morte nel primo anno vita

ROMA – Più 50% di rischio di morte nel primo anno vita per i bimbi nati al Sud rispetto al Nord. Lo afferma uno studio della Società italiana di pediatria. Dalla ricerca si evidenzia come Sicilia, Calabria e Campania in primis presentino il triste primato di morte neonatale e infantile.

I dati
Inoltre lo studio sottolinea un’ampia variazione territoriale con il Sud “dove si è avuto il 35,7% di tutte le nascite, i decessi neonatali e infantili sono stati rispettivamente il 48% e il 45% di quelli di tutto il Paese. La Sicilia, la Calabria e la Campania sono state le Regioni con i tassi più elevati. E le differenze diventano ancora più evidenti per i figli di genitori stranieri che risiedono al Sud (+100%)”. Dati che confermano una drammatica situazione: ovvero che nel 2018, ad esempio, “se il Mezzogiorno avesse avuto lo stesso tasso di mortalità infantile delle aree del Nord, sarebbero sopravvissuti 200 piccoli”.

I commenti
Secondo Giovanni Corsello, ordinario di Pediatria all’Università di Palermo ed Editor in Chief di Italian Journal of Pediatrics, “serve sinergia per invertire questi trend allarmanti e la Sip (Società italiana pediatri) sta già mettendo in campo iniziative per intervenire in modo proattivo su un modello assistenziale così a rischio di disuguaglianze) A Carosello ha fatto eco Annamaria Staiano, presidente della Sip (Società italiana pediatri): “L’idea che nascere in un particolare territorio possa offrire una minore probabilità di cura e di sopravvivenza non è accettabile”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome