CASERTA (edg) – Arrestato impiegato dell’ospedale di Caserta per pedopornografia: trasferito in carcere. La polizia postale scopre vasta collezione di materiale illecito in casa di un uomo di Pontelatone. Una recente operazione condotta dalla Polizia Postale di Caserta ha portato all’arresto di un impiegato ospedaliero di Caserta, Raffaele De Caprio (nella foto), 47 anni, per possesso di materiale pedopornografico. L’indagine ha svelato una vasta collezione di video illeciti conservati su supporti magnetici nella sua abitazione a Pontelatone. L’individuo, precedentemente considerato insospettabile, è stato sottoposto agli arresti domiciliari dopo la perquisizione avvenuta alcuni giorni fa. Tuttavia, nei giorni scorsi si è tenuta l’udienza di convalida dinanzi al Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Alla fine dell’udienza, il giudice ha deciso di aggravare la misura cautelare a carico dell’indagato. Di conseguenza, i carabinieri della stazione di Formicola, sotto la guida del maresciallo D’Amico, hanno proceduto al prelievo di De Caprio e lo hanno trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La scoperta di una quantità significativa di materiale pedopornografico in possesso dell’impiegato ospedaliero ha scosso la comunità locale e ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei bambini nella regione. L’operazione condotta dalla Polizia Postale dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il crimine online e nel contrasto ai reati sessuali che coinvolgono minori. Il caso sarà ora oggetto di ulteriori indagini e procedimenti giudiziari. Nel frattempo, la comunità di Pontelatone e dintorni attende con ansia lo sviluppo della vicenda e auspica che giustizia sia fatta per il bene dei bambini e della società nel suo complesso. Nei mesi scorsi è emerso che in Italia più ragazzini dai 10 ai 13 anni adescati online a scopo sessuale e più casi di sextortion nella fascia d’età 10-13 anni. Nel 2022 il web è stato ancora più insidioso per i minorenni, almeno secondo quanto emerso dall’ultimo report sull’attività della Polizia Postale. Nel dettaglio, il documento segnala 424 casi di adescamento online trattati dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online nel 2022: la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è quella più coinvolta in interazioni sessuali tecnomediate, 229 rispetto al totale. Un allarme da non sottovalutare.
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